Acquamorta è da sempre uno dei luoghi più cari a noi montesi ed uno dei pochi argomenti in grado di animare forti discussioni tra i cittadini.
Ed infatti la proposta di una petizione popolare sul TESEO ha immediatamente accesso forti discussioni sia nella comunità montese che in quella procidana.
Discussioni che, seppur animate, sono sempre state caratterizzate dal rispetto reciproco e dal confronto nel merito della questione.
Questione che, è bene ricordarlo, non riguarda il collegamento con Procida, che tutti apprezzano: riguarda il mezzo utilizzato, il TESEO appunto, e la possibilità di imbarcare veicoli privati e commerciali da e verso Procida.
Il TESEO è una carretta vecchia e fumante alla quale ho sempre preferito, quando ero amministratore, una nave meno impattante (la M/N Giorgia) e soprattutto che non trasportasse auto e veicoli commerciali, ma solo ed esclusivamente passeggeri, con l’obiettivo di non “snaturare” Acquamorta.
Una soluzione che evidentemente non faceva piacere a qualcuno, tanto è vero che la M/N Giorgia sulla nostra linea non riusciva a svolgere due settimane consecutive di servizio, mentre altrove ha poi operato senza alcun problema (almeno fino all’incidente nel porto di Pozzuoli che l’ha gravemente danneggiata).
Ben venga quindi la petizione promossa da Antonio Passione, che va proprio in questa direzione: SI al collegamento passeggeri con Procida, NO al trasporto di auto e veicoli commerciali.
Poi però, su MontediProcida.com mi è capitato di leggere l’editoriale di Sebastiano Cultrera, apparso pochi giorni prima sul sito TgProcida.it.
Scriveva Cultrera : “Alcuni cittadini di Monte di Procida protestano, con lettera ufficiale, contro il traghetto con Procida che impedirebbe lo sviluppo turistico della zona di Acquamorta. Ciò a dimostrazione non solo del principio che vuole sempre incinta la mamma di certe particolari persone (Procida, con tutte le sue contraddizioni, è molto più turistica del Monte), ma anche del fatto che, per ogni fenomeno, spesso, ci fermiamo a valutare aspetti secondari, e non quelli principali: la zona di Acquamorta ha bisogno di maggiori collegamenti, terrestri e marittimi, per svilupparsi ulteriormente, non di ridurre quelli esistenti. Non mi sembra, tra l’altro, si sia incrementato il traffico veicolare commerciale; ma forse sono stato sempre fortunato, perché quando ho preso il Laziomar ho sempre incontrato soprattutto automobili con trasporto privato. Cosa dovrebbe dire, allora, il Comune di Pozzuoli (che pure abbiamo bacchettato duramente quando si è permesso di regolamentarne il passaggio, che vede transitare sul proprio territorio ben altra tipologia di automezzi)?”
Cultrera in buona sostanza ha dato dell’imbecille ai promotori della petizione, vittime a suo dire “del troppo caldo di questa estate“.
Ritengo che questo sia inaccettabile. Non conosco Cultrera, ma non accetto che parli così di miei concittadini per il solo fatto che stanno legittimamente portando avanti una loro idea, utilizzando tra l’altro uno strumento democratico qual è la petizione popolare.
Mi auguro quindi che si renda conto di aver esagerato e che si scusi pubblicamente con i promotori ed i sostenitori della petizione.
Nella speranza che in futuro possa argomentare le sue posizioni evitando di offendere chi la pensa diversamente.
Rocco Assante di Cupillo