Come si vede chiaramente da questa foto, ci sono regole chiare e precise che tutti i pescherecci dovrebbero rispettare.
Verso la fine dell’estate del 2014, dopo una serie di incontri in Regione, riuscimmo a definire alcune regole fondamentali per lo sbarco del pescato ad acquamorta.
Prima infatti il punto di sbarco del pescato, che è individuato dalla Regione con apposito decreto, era genericamente indicato come “porto di acquamorta”. Questa definizione troppo generica consentiva di fatto lo sbarco indiscriminato del pesce in ogni punto del porto, anche con pescherecci di notevoli dimensioni.
Oggi non è più così: grazie a quel lavoro ci sono spazi precisi e limitati (quello indicato in giallo foto) ed orari specifici per lo sbarco del pescato ad acquamorta (dalle 2:00 alle 6:00 di mattina).
Regole fondamentali per consentire, tra l’altro, all’A.S.L. di effettuare i controlli sul pescato previsti dalla normativa vigente a tutela della salute pubblica.
Bisogna però che queste regole vengano fatte rispettare. E questo è il compito di chi oggi amministra.
Evitando inutili comunicati stampa o foto di barchette multate, ma andando dritti al sodo: se i pescherecci, soprattutto quelli più grossi, attraccano in punti diversi da quelli autorizzati, devono essere multati. Se lo fanno fuori orario, devono essere multati. Se i loro camion lasciano scie d’acqua per strada devono essere multati.
Quindi poche chiacchiere e più fatti, visto che lo sbarco incontrollato continua come e più di prima.
Nel frattempo comunque tutti i cittadini possono segnalare alla Capitaneria lo sbarco illegale di pesce telefonando al numero 0815261160 (a qualsiasi ora ovviamente).
Rocco Assante di Cupillo