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Parco archeologico di Baia senza biglietteria per entrare i biglietti li trovi al Castello

Patrizia Capuano Bacoli. Parco archeologico di Baia senza biglietteria, turisti costretti a un complicato viavai prima di poter finalmente accedere al parco termale romano. Accade ormai da un anno, e da un anno le proteste e le lamentele non hanno prodotto passi in avanti. Nel complesso archeologico ci sono solo gli addetti alla sorveglianza che si alternano in tre turni tra mattina, pomeriggio e notte. E per visitare il polo termale romano bisogna comprare il biglietto al museo archeologico dei Campi Flegrei, all’interno del Castello aragonese. Chi non ne è a conoscenza – e capita alla maggior parte dei visitatori – deve spostarsi da Baia a Bacoli, munirsi di ticket, fare il percorso inverso. In auto si impiegano pochi minuti, ma se ci si muove con gli autobus diventa già più complicato. Ma perché questo disservizio? «Affrontiamo – spiega la direttrice del museo archeologico dei Campi Flegrei, Paola Miniero una carenza di personale sempre maggiore. Con il soprintendente ai Beni archeologici di Napoli e Pompei, Teresa Elena Cinquantaquattro, ci sarà una riorganizzazione generale e dunque una migliore fruizione del patrimonio archeologico. Ma aver riaperto al pubblico le 47 sale del museo intanto è un grande risultato, proseguiremo su questa strada anche con nuovi fondi». Per il parco archeologico di Baia, con il restyling di piazza de Gasperi, è stata prevista una moderna struttura con l’ingresso ai complessi dal basso, tuttora off-limits. Dove c’era la stazione ferroviaria è stato costruito, alle pendici del tempio di Diana, un anfiteatro per spettacoli e eventi culturali. Ma la carenza di personale addetto alla sorveglianza ha impedito finora una regolare apertura. Chiusa qualche mese dopo l’inaugurazione, la biglietteria è stata spesso oggetto di atti vandalici che hanno peraltro reso neccessari interventi di ristrutturazione da parte della Soprintendenza. L’altro botteghino, posto all’ingresso del parco in via delle Terme Romane, non è più abilitato a vendere i biglietti. E così i turisti si sentono dire che per una visita devono acquistare al castello aragonese il ticket, che al costo di quattro euro consente in due giorni consecutivi la visita in quattro siti dei Campi Flegrei.

Patrizia Capuano fonte IL MATTINO.

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