Sono state autorizzate dalla Guardia Costiera di Procida, con autorizzazione ad hoc n. 18/2011 del 19.01.2011, le operazioni di ricognizione subacquea preliminari al recupero del M/P “Antonio Padre” 3NA2251. Il peschereccio, in disarmo dal marzo del 2009 ed in attesa di demolizione, giace semi affondato nello specchio acqueo denominato Marina di Corricella, nel punto di coordinate geografiche già oggetto di interdizione per effetto dell’Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida n. 35/2010 del 23.10.2010. Sulle cause del sinistro marittimo, occorso il 14 ottobre u.s., l’Autorità Marittima ha in corso una inchiesta di natura tecnico-amministrativa, allo scopo di determinare la dinamica dell’affondamento ed eventuali responsabilità. Una prima ispezione subacquea all’opera viva, a cura del Nucleo Subacquei della Guardia Costiera, appena pochi giorni dopo l’affondamento, non ha rilevato la presenza di cedimenti strutturali, anche a causa della torpidità del battente d’acqua di un fondale prevalentemente sabbioso di circa due metri e mezzo. Sarà dunque imprescindibile, per la definizione delle cause del sinistro marittimo in parola, verificare le condizioni dello scafo non appena il peschereccio sarà definitivamente alato, con mirato riguardo alle prese a mare ed alle tubazioni connesse al circuito acqua-mare di raffreddamento dei due motori entrobordo installati. Il recupero del peschereccio si svolgerà in due tempi e, secondo la dettagliata relazione tecnica depositata agli atti della Sezione tecnica dell’Ufficio Circondariale marittimo di Procida dall’impresa di lavori subacquei di Napoli, avrà una durata complessiva dei lavori stimabile in venti giorni. In un primo momento, difatti, sarà ripristinato l’assetto dell’unità, attualmente adagiata sulla fiancata dritta, restituendo al peschereccio il piano di galleggiamento oggi compromesso. Successivamente, previa autorizzazione del Capo del Compartimento di Napoli, sarà realizzato il trasferimento dell’unità, a rimorchio, in un cantiere autorizzato, ove avranno luogo le operazioni di arresto definitivo per demolizione, non appena autorizzate dal competente Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Direzione Generale della Pesca Marittima e della Acquacoltura. La Guardia Costiera di Procida, per delega della Direzione Marittima di Napoli, effettuerà compiuti rilievi di tutte le operazioni di recupero del peschereccio in argomento
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