Ho letto con piacere il saggio di Giovanni Pugliese da Voi proposto, in relazione al 110° anniversario dell’autonomia comunale di Monte di Procida.
Confesso che l’ho letto “tutto d’un fiato”. L’ho letto come se fosse un “racconto”, una storia avvincente di un luogo di un gruppo di persone, di cui ben poco conoscevo quasi fossero un luogo e una popolazione da me lontani.
Credo che l’Autore abbia voluto proprio questo: rendere chiaro lo stretto collegamento tra la Storia e le nostre Storie, tra i mutamenti nel mondo e quelli di casa nostra. Ma potremmo anche leggere il collegamento all’inverso: le nostre tante singole Storie che formano/si intersecano con la Storia.
Tuttavia il saggio è, a mio parere, un forte segnale ai Montesi affinché si educhino alla storia, e, soprattutto, un pungolo a chi istituzionalmente dovrebbe favorire la valorizzazione della memoria locale. A che servono altrimenti gli anniversari? Senza nulla togliere ai programmi che, in tali date, prevedono la musica della banda musicale, la processione, i cantanti in voga [non fanno forse parte anch’essi della vita di un popolo?], gli anniversari possono essere utili anche a riflettere su se stessi: su cosa siamo e su cosa eravamo, su che rapporto rimane tra la vita di ieri e quella di oggi, su quali relazioni permangono tra coloro che sono emigrati e quelli che sono rimasti, sulle trasformazioni del lavoro degli uomini e su quelle del territorio.
Mi è, inoltre, sembrato significativo che l’Autore abbia voluto richiamare gli scritti su Monte di Procida, che potrebbero essere a loro volta uno stimolo ad approfondire altri aspetti con altri metodi, confrontando i risultati acquisiti con quelli di altri territori …
Con la speranza di leggere, sul vostro sito, altri interventi intelligenti e chiari come quello di Giovanni Pugliese, Vi saluto e Vi auguro buon lavoro.
Oscar Poerio
Nota della Redazione di mdp.com Potete inviarci il vostro contributo alla discussione cliccando qui