Un messaggio forte e chiaro ha accolto stamane i cittadini di Monte di Procida . “Non ci piace questo consiglio comunale, vogliamo tornare a giocare “ , è questa la frase scritta su uno striscione affisso fuori il Parco del Benessere. Una protesta pacifica , ma silenziosa, che vuole dare un segnale al sindaco e agli amministratori comunali. Qualcuno può quindi domandarsi il motivo di questa frase. La ragione è molto semplice, il campetto (come lo chiamato tutti i giovani ragazzi montesi) è inattivo da alcuni mesi e c’è una situazione di degrado molto critica : lampioni caduti, canestri ribaltati, spogliatoi inesistenti e resti delle vecchie strutture ancora presenti nell’area verde. Tutto questo sommato al fatto che il Parco non apre da almeno un mese ha portato a questa reazione da parte dei ragazzi. La domanda di conseguenza sorge spontanea : Si è sempre parlato dei giovani e della attività dedicate al loro svago. Il Parco del Benessere era una di queste, anzi una delle più importante insieme ai giochi di Vivi l’Estate visto che nell’ultima stagione estiva si sono registrati entrate di centinaia di persone che hanno usufruito delle varie strutture . Ed ora invece? Il nulla. La caduta dei lampioni di settimana scorsa, causata dalle forti scariche di vento, è stata solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. La situazione va avanti da mesi ed ora ci si aspetta una soluzione siccome l’estate è alle porte ed in caso di una mancata apertura del Parco ci sarebbe un fallimento da parte dell’amministrazione comunale in questo campo. Forse su questo degrado sono influite anche le dimissioni di Andrea Borrelli che ha deciso di abbandonare l’Associazione ”Vivere Monte di Procida” (e di conseguenza anche il Parco) , ma non può essere una giustificazione per i vari amministratori . Si parla sempre dei giovani , si dice molto spesso che sono passivi e che non hanno il “carattere “ per far valere i loro diritti. Questi volta invece si sono fatti sentire , ma verranno ascoltati? O sarà una protesta vana? La palla ora passa al sindaco con la speranza che tutto si possa risolvere.
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