Passando e ripassando frettolosamente (sempre in auto!) sotto l’Arco Felice, quasi sempre non si pensa che questa meraviglia ha compiuto 1920 anni di età, portati decisamente bene.
E’ un’opera di grande ingegneria stradale – non un acquedotto, come si è tentati pensare a causa degli archi sovrastanti – terminata nell’anno 95 d.C. su commissione dell’Imperatore Domiziano. La sua funzione era, ed è ancora tutt’oggi, quella di abbreviare il tracciato della vecchia Domitiana che…, percorrendo l’antico territorio di Cuma, procedeva spedita verso Pozzuoli, sua meta d’elezione.
Arco Felice : ossia una porta, una finestra che guarda sulla Campania Felix (da questo il nome): infatti, venendo da Pozzuoli e superato il monte Grillo (la collina tagliata da questa opera) non si trovano più ostacoli naturali fino al Garigliano.
Il poeta Stazio, nel suo poemetto “de via Domitiana”, dice ammirato: “partendo all’alba da Roma, al tramonto si entrava nel foro di Cuma”.
Alcune notizie storiche sono tratte dal libro “I monumenti antichi di Pozzuoli e Cuma” di Raffaele Adinolfi;
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