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Via di fuga a ostacoli, allarme del sindaco

via salita torregavetaDa Il Mattino
Patrizia Capuano

MONTE DI PROCIDA. Traffico e disagi a causa del senso di marcia alternato in via Torregaveta: la strada è percorribile a metà a seguito di una frana avvenuta a settembre 2014. Lo smottamento del tratto di carreggiata e della collina sottostante ha determinato inizialmente la chiusura totale. Ma dopo i rilievi tecnici, è stata stabilita la parziale apertura in attesa della messa in sicurezza della carreggiata, principale snodo di collegamento della cittadina con i Comuni limitrofi. Ed è attesa per l’avvio delle opere.

Il sindaco Giuseppe Pugliese spiega: «La Città metropolitana ha previsto in bilancio 100mila euro per riparare il tratto, sorveglieremo affinché i lavori inizino presto. Ho inoltrato anche al Prefetto la richiesta di accelerare i tempi, considerando che è una via di fuga in caso di calamità naturale».

Nella nota sono stati sottolineati il grave disagio ed il potenziale pericolo cui è esposta la popolazione, anche alla luce dei recenti sciami sismici in area flegrea.

«È impensabile evacuare una comunità di circa tredicimila abitanti in queste precarie condizioni – prosegue il primo cittadino – è indifferibile un intervento rapido». Inoltre è imminente l’inizio dei lavori in via Panoramica per gli interventi previsti dal progetto di risanamento dei laghi. «Ci troveremmo ad essere serviti da due strade parzialmente interdette al traffico: la principale via Torregaveta e la secondaria via Panoramica – conclude il sindaco Pugliese – Non si tratta di una semplice questione di viabilità, ma è in gioco la sicurezza dell’intera cittadinanza».

Di fatto l’ unica via di esodo prevista dai piani di sicurezza è aperta a metà da ben 14 mesi, con le difficoltà che ne derivano. Le verifiche degli esperti hanno consentito l’elaborazione di un progetto di consolidamento. Ma la direzione generale della Città metropolitana, ente proprietario e responsabile della strada provinciale 26, ha programmato di inserire le opere in un più ampio piano destinato alla viabilità provinciale dell’area occidentale di Napoli.

Sulla emergenza interviene anche il capogruppo di Rinascimonte Carmela Pugliese, con una interrogazione a risposta scritta sullo stato dei lavori e per il ripristino della viabilità. In realtà percorrere la strada a senso di marcia alternato arreca non pochi problemi agli automobilisti e ai pendolari: nelle ore di punta e nei giorni di maggiore afflusso si registrano lunghe code e a volte interviene la polizia municipale per regolare la viabilità. Peraltro le attese si dilungano anche per il pubblico soccorso.

Sul piede di guerra, dunque, gli automobilisti. «Di mattina dobbiamo mettere in conto che via Torregaveta è percorribile a metà e per arrivare al lavoro in orario bisogna anticiparsi – spiega Fabio Schiano, impiegato – Al rientro stesso discorso. C’è poi il traffico da affrontare tra Fusaro e Torregaveta».

Insomma per molti un’odissea. Basti pensare che migliaia di pendolari, lavoratori e studenti, ogni giorno si spostano da Monte di Procida per raggiungere i Comuni limitrofi e Napoli. «La strada è a senso di marcia alternato da quasi un anno e mezzo – dice Dario Scotto di Luzio, studente universitario – Siamo isolati, ma c’è anche un problema di sicurezza».

Difficoltà, inoltre, per i pendolari che utilizzano gli autobus Eav. L’arteria viaria infatti è vietata ai mezzi pesanti. Risultato: il servizio Eav diretto a Napoli si ferma nel piazzale di Torregaveta, terminal della Cumana. Quindi tempi raddoppiati. «Per raggiungere la scuola a Napoli ed entrare in aula in tempo, al mattino parto alle 6.15 – racconta Angela Schiano, studentessa liceale – In inverno quando esco è ancora buio. Mi accompagnano con l’auto al capolinea e lì prendo il pullman. Sperando che non ci siano ritardi».

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