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Efestoval: Il teatro tra i vulcani flegrei diretto da Mimmo Borrelli. Dal 5 al 26 settembre tra i luoghi della memoria flegrea

MIMMO BORRELLIQuello che Mimmo Borrelli ha creato con la rassegna teatrale da lui diretta è a dir poco inenarrabile. Un entusiasmo viscerale tra i giovani e i meno giovani che lo seguono e che hanno saputo cogliere la provocazione sotterranea che lui ha voluto lanciare alla sua Terra. Efestoval rassegna teatrale che è cominciata il 5 settembre con il suo spettacolo Napucalisse  nel parco di Villa Cerillo e che si concluderà con uno spettacolo di Enzo Moscato al Parco Vanvitelliano del Fusaro ha voluto utilizzare i luoghi per ricondurre i cittadini flegrei alla memoria storica dei Campi Flegrei.

“Si è voluto lavorare attorno alla storia recente dei Campi flegrei cercando di scovarne quei veri e propri monumenti emotivi che sono spesso al centro della vita sociale del nostro territorio nel secolo scorso…” afferma Mimmo Borrelli – “il tutto facendo leva anche su quella pratica ormai consolidata del sottoscritto di recuperare forme sonore, idiomi, linguaggi, ambientazioni e luoghi che costituiscono il cardine della mia poesia e drammaturgia”.

Il linguaggio, un linguaggio crudele, che scava profondamente nell’anima… qui in questi posti il paesaggio è linguaggio, ed è un linguaggio duro, spietato perché riconduce alla memoria di un’infanzia perduta, di luoghi un tempo origine di socialità e comunità, qui tra Torre fumo e Torregaveta architetture organiche testimoniano di una operosità antica, ma anche di una solitudine atavica che conduceva a leggende tristi e angoscianti … E’ questa bellezza ancora così viva che induce Mimmo Borrelli a un teatro ‘viscerale seppur di pensiero, non di per sè antropologicamente fine a se stesso nel raccontare”

Succede è vero, succede sempre quando cammini per i Campi Flegrei di provare la rabbia e l’amore proprio come la esprime Mimmo, di sentire la violenza delle parole nei drammi delle persone, nei giudizi avventati, negli appellativi inappropriati… qui in questa terra dimenticata dalla borghesia illuminata ogni cosa ti fa toccare la rabbia per il non si può dire, l’amore per la resistenza… Qui proprio qui  dove Efesto (Vulcano) ha la sua casa. Visti dall’alto i Campi flegrei ricordano la luna con i loro crateri a cielo aperto…e Vulcano, Dio abbandonato dai suoi stessi genitori perché deforme costituisce simbolicamente la stortura del territorio e della sua popolazione ma al contempo anche la sua testardaggine…i flegrei come Mimmo asserisce nel suo Napucalisse hanno deciso ‘i schiattà ccà!’

E allora ecco rivisitare i luoghi della memoria e i singoli spettacoli vengono tenuti al Circolo Ilva di Bagnoli, con Capatosta di Enrico Messina, dei Cantieri navali Postiglione con Odissea della Compagnia del teatro dell’argine o del Lago Miseno con N’gnanzoù – Storie di mari e di pescatori di e con Vincenzo Spirrotta direttamente da Favignana. Prossimi appuntamenti martedì 22 e mercoledì 23 settembre con la compagnia milanese MOM che presenterà “WOW”: Wonderful odd world per la regia di Simona Colombo nella sala teatrale della scuola media Paolo di Tarso unico teatro presente a Bacoli dove sin dagli anni 60 hanno trovato casa le compagnie amatoriali della cittadina e dove negli anni 70 è approdato il Living Theatre. Infine la chiusura il 26 con Enzo Moscato con il suo Patria Puttana in quello che fu il casino di caccia di re Ferdinando IV di Borbone: Il Parco Vanvitelliano.

Ma la chicca di questo Festival sono gli appuntamenti con le “Officine” veri e propri Laboratori catartici come” Memorie e versi dei Campi Flegrei” in cui Mimmo con 8 attori storie ambientate da Torregaveta a Cuma e che prevedono una levataccia alle 6.00 del mattino per i partecipanti e infine “Gli incontri con la memoria” una bella chiacchierata con i ‘depositari della memoria’ del luogo che ospita gli spettacoli.

Solo a guardare gli occhi di chi vi ha partecipato, solo a sentire la voce ti rendi conto di ciò che Mimmo Borrelli è stato capace di fare organizzando Efestoval…lui credo ne sia consapevole che con la crudeltà del suo linguaggio… con la costrizione a certi luoghi sta curando l’anima mundi del territorio flegreo. Un plauso a questo geniale drammaturgo ed eccellente direttore artistico.

Assunta Esposito

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