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L’Isolotto di San Martino affonda nel degrado: Intervenga il Comune. da IL MATTINO Patrizia Capuano

Isolottoda Il Mattino Patrizia Capuano

MONTE DI PROCIDA. Negli anni Ottanta era tra le località balneari più rinomate in Campania. Poi un graduale declino, la chiusura e lo scorso anno la riconsegna da parte dei concessionari al Comune. È l’Isolotto di San Martino, un tempo oasi naturalistica dove poter esplorare suggestivi fondali marini e riscoprirne i reperti storici. Ora off-limits, necessita di un valido piano di rilancio e riqualificazione che possa renderlo di nuovo fruibile  Nel frattempo fioccano le segnalazioni di degrado. «L’Isolotto di San Martino è stato riconsegnato al Comune da un anno, ma è abbandonato al mare e alle intemperie, ai numerosi bagnanti che lo assaltano anche di notte»: è il commento dell’avvocato Roberto Buonanno, legale della famiglia Esposito concessionaria del sito naturalistico dagli inizi degli anni Sessanta e fino a settembre 2014, quando sono state restituite le chiavi al locale ente pubblico dopo una lunga controversia giudiziaria. «È un problema duplice – prosegue – in primo luogo è un bene pubblico lasciato a se stesso. I miei clienti, pur non eseguendo negli ultimi anni grandi interventi di riqualificazione, ne garantivano il controllo ed una manutenzione ordinaria.  Adesso versa in un totale stato di abbandono. E questa estate c’è chi vi ha avuto accesso dal mare, anche di notte, senza alcuna difficoltà, sono stati accesi dei falò. Peraltro una struttura è aperta con la possibilità di apporre tende. Ma sussiste una gravissima situazione di rischio che non deve essere assolutamente sottovalutata». Sull’Isolotto insistono edifici fatiscenti, quanto resta dell’ex stabilimento balneare in voga tra gli anni Ottanta e Novanta, tra i più frequentati dell’area flegrea per la sua prestigiosa posizione geografica, Strutture di cui alcune potenzialmente pericolanti. «Per chi accede alla località ci sono dei grossi rischi – prosegue l’avvocato Buonanno – sulla sommità  ci sono delle zone prive di balaustra e non è da trascurare il pericolo di caduta. Poi il pontile è  da demolire prima che ceda del tutto. Mi auguro che l’Isolotto lasciato dalla famiglia Esposito al Comune sia riqualificato e messo a reddito quanto prima. Anche per tutelare il bene di loro proprietà». Gli ex concessionari sono titolari del tunnel che, dalla strada principale, conduce alla location naturalistica. La galleria attraversa il promontorio di Monte di Procida con ingresso da via Cappella, da mesi sbarrata: un cancello metallico interrompe il passaggio verso il sito naturalistico, in cui vige una interdizione del Comune. «Abbiamo posizionato la cartellonistica ad indicare il divieto vigente. Nel contempo sono stati eseguiti controlli periodici con i vigili urbani e personale tecnico del Comune – ribatte il sindaco Giuseppe Pugliese – Inoltre abbiamo diffidato tutti i noleggiatori di gommoni avvertendoli che, in caso di natanti ormeggiati nello specchio d’acqua dell’Isolotto di San Martino, avremmo sanzionato anche loro». Scattata anche una denuncia. «Per violazione del nostro provvedimento, è stata denunciata  una persona – conclude il primo cittadino – i controlli in ogni caso sono stati attenti, scrupolosi e periodici. Ma siamo già all’opera per restituire San Martino ai cittadini montesi il prima possibile, consapevoli che non si possa perdere altro tempo. L’Isolotto è fondamentale per il rilancio della locale economia».    da Il Mattino Patrizia Capuano

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