APPROVATO IL PREVENTIVO 2015 : MOLTI NUMERI MA NIENTE POLITICA
“ Il bilancio non può essere solo una quadratura di numeri. Tanto vale mettere a capo del Comune due ragionieri. Il bilancio è un atto politico, di programmazione per lo sviluppo del paese. Ma di tutto ciò nel preventivo non c’è traccia. ” .
Così conclude il capogruppo PD la discussione sul preventivo 2015 approvato in tarda notte dal consiglio comunale del 18/08 (http://www.bacoli2punto0.it/preventivo-2015-e-sempre-la-stessa-storia-piu-tasse-piu-spese/ ) .
Consiglio comunale che paradossalmente ha discusso per oltre cinque ore del niente in quanto le scelte di base erano state tutte già prese dall’Amministrazione in continuità con quella precedente.
Tale continuità è evidente nel caso delle tariffe comunali, di cui sono state riconfermate le altissime aliquote decise lo scorso anno.
Sulla TARI, invece, sarebbe stato auspicabile un maggiore approfondimento. Ad esempio sulla divisione degli oneri del ciclo dei rifiuti – oltre 7 milioni di euro – che ricade per il 60 % sulle famiglie ed il 40 % sulle imprese, una divisione decisa arbitrariamente e senza rilievi statistici o scientifici. Oppure sulla quota variabile che in pratica fa pagare di più le famiglie numerose e generalmente indigenti. Invece, senza alcun senso critico e politico, sono state recepite in toto non solo le cifre ma anche i principi dell’ex giunta Schiano.
Stesso ragionamento per il servizio di sosta a pagamento, un vero e proprio dazio. Una gabella che pesa su ogni bacolese, bambino o adulto che sia, di circa 8 euro e mezzo a testa, a favore di un servizio che non produce utili al Comune ma solo fastidi ai residenti privi anche di parcheggiare fuori la propria abitazione. Ma lungi da ripensamenti, l’Amministrazione riconferma e passa avanti.
Infine il Centro ittico campano che si vede arrivare dall’Amministrazione, avvisi di accertamento pari a 1.061.000 euro di IMU 2013-4. La stessa Amministrazione che ne ha deciso la liquidazione qualche settimana fa e che ora perpetua una sorta d’accanimento terapeutico contro una società che vanta già 1.800.000 euro di debiti.
Salvo qualche intervento d’ufficio e qualche battutina di scherno, la maggioranza si è trincerata nel silenzio, votando a scatola chiusa tutte le misure proposte.
Misure che di politico hanno ben poco e tanto meno rappresentano il tanto decantato cambiamento. Esse si limitano all’aumento – pari quasi al 10 % – del carico tributario ed all’incremento altrettanto spinto, di tutti i capitoli della spesa pubblica.
Hanno voglia di usare lo spauracchio del fallimento per difendere queste scelte .
Il PD l’ha ribadito senza mezzi termini. I democratici sono in prima fila per evitare il default del Comune e voterebbero senza esitazione questi ed altri provvedimenti qualora fossero gli unici possibili per salvare Bacoli … Ma così non è …
Il verbo predicato da Freebacoli non sono tavole della Legge dall’imprescrittibile e religiosa osservanza. Sono solo una visione, una modalità di soluzione alla crisi nella quale il centro-destra ha gettato il Comune. Una visione, una modalità che il PD ritiene aumenterà solo la pressione fiscale sulle famiglie e che senza una seria revisione della spesa, che abbatta gli sprechi e riorganizzi i servizi, vanificherà anche gli sforzi dei cittadini. Una visione, una modalità che il PD contesta perché nella forma perpetua il malgoverno del centro-destra e nella sostanza non dà risposte ai problemi di Bacoli.
Quando invece, come hanno dichiarato i consiglieri democratici, “dovremo trovare soluzioni ma continuate ad utilizzare i numeri come clave. Una semplice visione contabile, questa sì che porterà il comune al fallimento ” .
Partito Democratico di Bacoli