Una bandierina all’estremità di un palo, ricoperto da sapone. E rivolto verso il mare. Impresa proibitiva arrivare in cima, in molti cadono prima di percorrere – in equilibrio rigorosamente precario – i tredici metri. Si chiama Festa del pennone a mare ed è la tradizione ultrasecolare che Pozzuoli ha rivissuto, quest’anno, nel giorno di Ferragosto al molo caligoliano del porto, per l’occasione gremito di turisti e curiosi. Una folla festosa che ha accompagnato con tifo genuino le performance dei partecipanti, sottolineando con fragorosi applausi anche gli involontari tuffi in mare. La gara di abilità, che ha – al solito – preceduto la processione partita dalla Chiesa dell’Assunta, coinvolge l’associazione pescatori puteolani ed è soprattutto una festa laica e popolare, pur dedicata alla Madonna protettrice dei pescatori. Una festa che resiste stoicamente ai colpi della globalizzazione: la vasta eco del “pennone” ha persino conquistato, negli anni scorsi, la cittadina statunitense di Houston, che ha raccontato l’evento attraverso una mostra fotografica, con gli scatti di Paolo Visone.
(testo pasquale raicaldo – foto enzo buono) da www.Repubblica.it
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