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A Monte di Procida, ricordo per la strage dei marittimi in Algeria di 21 anni fa

lucina stragedi Patrizia Capuano da Il Mattino. MONTE DI PROCIDA. 7 luglio 1994 – 7 luglio 2015: sono trascorsi ventuno anni dal terribile massacro in cui persero la vita sette marittimi, a bordo del mercantile Lucinaancorato nel porto di Djendjen  a 300 chilometri da Algeri. Tre marinai montesi, nella notte tra il 6 e il 7 luglio, furono trucidati da terroristi islamici che assaltarono la nave. Una tragedia per l’Italia e per il paese   I membri dell’equipaggio erano: il comandante della nave Salvatore Scotto di Perta, 34 anni di Napoli, Antonio Scotto Lavina (49 anni, di Monte Procida), Antonio Schiano Di Cola (40 anni, di Procida), Gerardo Esposito (48 anni, anche lui di Procida), Domenico Schillaci (24 anni, di Agrigento) e Gerardo Russo (27 anni, di Torre del Greco) Andrea Maltese di 38 anni di Trapani. Oggi a Monte di Procida è il giorno del ricordo, la città non ha dimenticato. «Ricorre oggi l’anniversario doloroso della strage di Algeria – dice il sindaco Giuseppe Pugliese – un evento tragico che 21 anni fa ha segnato l’intera nazione e in particolare la nostra comunità, sul quale doveroso fermarci a riflettere. I tre nostri concittadini coinvolti nell’attacco al mercantile Lucina non sono purtroppo più tra noi, ma continuano a vivere nei nostri ricordi, per il loro sacrificio estremo e per l’esempio che essi ancora rappresentano. Come comunità montese continuiamo a custodire orgogliosi la loro memoria, certi che anche le future generazioni manterranno vivo il ricordo di persone che hanno ispirato la loro vita al senso del dovere, del lavoro e della famiglia». Un pensiero anche da Rocco Assante, consigliere di F@reFuturo: «Credo sia doveroso per il paese ricordare cosa è successo nel ’94, segnando tragicamente la storia marittima di Monte di Procida – commenta – Un dramma che ancora oggi ci scuote. Rivolgiamo un pensiero alle famiglie e ai marittimi montesi e non impegnati nei mari di tutto il mondo». Un terribile destino per altri quattro componenti dell’equipaggio, di cui altri due campani – il primo ufficiale Antonio Scotto Lavina di 49 anni e Gerardo Esposito, 48 anni – e due siciliani, Domenico Schillaci 24enne e Andrea Maltese di 38 anni. Uomini che solcavano il mare per lavoro e non hanno fatto ritorno a casa. Secondo i giudici algerini fu una esecuzione dei fondamentalisti islamici, una sentenza che chiude l’iter giudiziario ma che di fatto fa discutere. E oggi alle 18,30, nella chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, i familiari ricordano i loro cari con una Santa Messa.

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