Gentilissima redazione,
mi permetto di scrivere a Voi per degnare dell’evidenza che merita la spinosa questione della sosta a pagamento, cioè delle strisce blu, nel nostro paese.
Già in passato ho sollevato la questione della inopportunità della sosta a pagamento per i residenti; alla inopportunità si è aggiunta, da oltre un anno a questa parte, una precisa indicazione ministeriale in merito alla illegittimità della stessa (si veda Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02362), indicazione ribadita con la recentissima nota del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti indirizzata al comune di Lecce.
Orbene, il Ministero ha ribadito che “il protrarsi della sosta oltre il termine per il quale è stato effettuato il pagamento non si sustanzia in una violazione di obblighi previsti dal Codice”. Tradotto dal legalese, questa affermazione stabilisce che le cosiddette “multe per grattino scaduto” sono illegittime.
Questo vuol dire che in un paese come Monte di Procida, quasi interamente dipinto di blu, ogni cittadino, nell’eventulità di una sanzione elevata per il “grattino scaduto”, potrà ricorrere, personalmente e gratuitamente, al Prefetto, il quale non potrà che annullare le sanzioni.
E vuol dire anche un’altra cosa: che l’ente comunale, che già impiega tempo e risorse, economiche e umane, per la “guardia ai grattini”, dovrà impiegare ulteriori risorse per gestire il contenzioso generato dalla sanzioni irrogate.
Come dire: oltre il danno, la beffa.
Credo sia venuto il momento di riconsiderare l’intero sistema della sosta a pagamento nel nostro paese.
Grazie e perdonate questo intervento forse un po’ noioso.
Cordialità,
Armida Mancino
( i documenti ministeriali sono agevolmente visionabili:
http://www.mit.gov.it/mit/mop_