Immagini esclusive di Villa Matarese di PACOSMART con la descrizione del segretario del Comune Di Monte Di Procida dott.ssa GIULIA DI MATTEO.
Ieri il sopralluogo della commissione giudicatrice
Villa Matarese: un palazzo storico nel cuore del paese
Circa un milione di euro per il recupero e l’adeguamento della struttura
Villa Matarese apre le sue porte. Ieri mattina c’è stato infatti un primo sopralluogo tecnico a cui hanno partecipato l’ing. Andrea Marasco, il segretario comunale Giulia Di Matteo e un gruppo di architetti, membri della commissione giudicatrice del Comune. “ Si tratta di un primo sopralluogo– ci dice la dottoressa Di Matteo- per valutare lo stato dell’immobile e i lavori necessari”. Il Comune di Monte di Procida ha infatti avviato una gara d’appalto per il recupero e l’adeguamento della struttura e ora sarà necessario valutare tutte le offerte tecniche pervenute. Come è noto, Villa Matarese, un tempo proprietà dell’avvocato Agostino Matarese, è oggi un bene di proprietà comunale fortemente voluto dal sindaco Franco Iannuzzi. L’attuale Amministrazione infatti intende trasformare Villa Matarese in una sede istituzionale a beneficio della collettività. Secondo i progetti, lo stabile in via Filomarino diventerà la sede di una biblioteca, una location per l’organizzazione di eventi e manifestazioni a carattere culturale nonché sede per la celebrazioni dei matrimoni civili. Un progetto ambizioso costato 3,5 milioni di euro grazie ad un mutuo contratto presso la Cassa Deposito e Prestiti. Di questi, circa 2 milioni di euro sono serviti per l’acquisto dell’immobile, mentre la restante parte servirà per la ristrutturazione. Un acquisto che ha suscito una dura reazione da parte dell’opposizione che ha criticato un investimento così elevato e la creazione di un mutuo ventennale. Al di là delle polemiche e degli scontri politici, Villa Matarese rappresenta di certo una residenza storica per il paese con un grande valore culturale. L’avvocato Matarese è stato una figura importante per Monte di Procida:: antifascista, di ideali socialisti, venne scelto nel 1944 dal Comitato di Liberazione Nazionale di Napoli quale primo commissario prefettizio del Comune di Monte di Procida all’indomani della caduta del fascismo. Ieri, gli architetti in visita sono entrati all’interno del complesso: “un edificio che non presenta particolari problemi strutturali– hanno affermato gli esperti- e che naturalmente avrà bisogno di un’opera di recupero per renderla fruibile”. Risalente alla prima metà del ‘900, Villa Matarese ha due importanti particolarità: un primo piano nobile affrescato ed un panorama mozzafiato che affaccia sul golfo. Particolarità che gli stessi architetti hanno molto apprezzato nel corso del sopralluogo alla scoperta di questo palazzo storico. Interamente costruita in tufo, Villa Matarese si eleva su due livelli, più un terzo centrale, ed ha una superficie di circa 564mq circondata da un ampio giardino di circa 3600mq con alberi ad alto fusto e da frutta. “ Il giardino che circonda la villa è bellissimo– ci dice il segretario generale Giulia Di Matteo- l’idea è di farne una sorta di parco pubblico per la comunità, il polmone verde di Monte di Procida”. Adeguatamente attrezzato, il giardino potrebbe diventare anche un luogo in cui allestire spettacoli, eventi e proiezioni cinematografiche durante l’estate. Nel corso del sopralluogo gli architetti hanno potuto ammirare i bellissimi soffitti affrescati, i pavimenti originali ed una serie di oggetti rinvenuti all’interno della villa. All’interno della struttura infatti ci sono importanti libri appartenuti agli ex proprietari e alcuni oggetti storici come delle preziosissime macchine da scrivere.” La commissione ha particolarmente apprezzato le linee, i colori e l’eleganza degli affreschi– ci dice il segretario generale- si tratta di affreschi in stile liberty molto rari soprattutto sul nostro territorio”. Secondo quanto previsto dalla delibera di giunta del 2007 per l’approvazione del progetto, la villa a piano terra ospiterà una biblioteca specializzata sui Campi Flegrei che potrà custodire un fondo di oltre 5000 volumi con postazioni di lettura, sala riviste ed una sala multimediale. Al piano superiore è invece prevista una struttura espositiva, per mostre temporanee ed una sala comunale di rappresentanza. In sintesi, si tratta di un recupero edilizio, volto alla trasformazione d’uso da privato a pubblico a favore dell’intera cittadinanza.
Annarita Costagliola ”il corriere flegreo”.