Sabato 27 settembre 2014 presso il Laboratorio delle Arti ci sarà uno spettacolo organizzato dall’ Associazione culturale “Il Ditirambo-insieme di teatro flegreo” dal titolo “Andata e Ritorno” . Il costo del biglietto è di 5 euro ed andrà in beneficenza alla Onlus “La Mano Franca di Pippo Coppola” . La parola, diceva Julian Beck è la più bella invenzione che l’uomo avrebbe potuto fare…peccato che spesso anche questa è usata come arma e quindi poco correttamente, aggiungiamo noi. Il Linguaggio dunque…questa volta ci “affacciamo” nel teatro di Achille Campanile: teatro tosto, rude, realistico ed ironico e pieno di stilettate…ma veritiero, senza peli sulla lingua e così vicino al vissuto, al quotidiano da sembrare addirittura fastidioso. Stasera ci godiamo una delle opere più ironiche e forse più comiche dello scrittore romano (figlio di napoletani però!) che più di ogni altra, secondo il mio modestissimo parere, può rappresentare “quel che siamo”: si tratta di “A/R…Andata e Ritorno” che poi è una mia rielaborazione de “Il povero Piero” che Campanile scrisse nel 1961. Con questa il drammaturgo capitolino – ridicolizzando ancora una volta la “parola” intesa come la più istintiva tra le convenzioni sociali – apre una finestra sull’ipocrisia, fastidiosamente rappresentata, che in alcune occasioni pervade il nostro comportamento… Così e tanto per cambiare, anche questa volta come Associazione Culturale il Ditirambo – insieme di teatro flegreo – ci misuriamo con un testo veramente particolare stimolati anche dall’Associazione La Mano Franca di Pippo Coppola, per la quale felicissimi, ci ritroviamo. In verità anche per realizzare lo spettacolo ho dovuto richiamare continuamente gli attori a ricordare esperienze simili, a ripercorrere identiche situazioni, gesti, modi di dire, emozioni, commozioni, abbracci, sorrisi etc etc…c’è stato dunque un primo sforzo di ricostruzione dei ricordi che si relazionavano con il copione in maniera fantastica…poi la seconda fase ovvero quella in cui i ricordi sono diventati “motore” dell’azione scenica…e questo è stato il momento vero di realizzazione dello spettacolo…il ricordo tirato fuori dall’inconscio che l’aveva chiuso nel cassetto e che, in quel frangente stava servendo a relazionarsi con gli altri, a misurare la propria esperienza e a condividere la sperimentazione scenica. In verità è stato “scoperto” un aspetto comico che all’inizio era furbamente nascosto e che, invece la fa proprio da padrone…non diciamo altro. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di realizzare questo lavoro…l’A.C. di Monte di Procida, la Dr.ssa Concetta Scuotto per la sua pazienza/disponibilità e tutti quanti gli altri… Vi lascio in compagnia di Monica Carannante, Tonia Carannante, Giovanna Gagliardi, Carolina Grande, Rubina Salemme, Mena Scotto di Luzio, Martina Stefanile, Tina Buccolo, Giovanna D’Angelo, Antonio Barca, Domenico Scotti di Carlo, Antonio Basile, Nino Gammella, Antonio Savino, Luigi di Razza, Dante Dottorini, dello scenografo Gaetano Sgariglia e di Roberto Ulisse nostro “invisibile” tecnico…Signori buon divertimento e buon teatro…nonostante tutto!
Gaetano Basile