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Continuano senza sosta i controlli della Guardia Costiera di Baia a tutela dell’attività di vigilanza in materia ambientale, sicurezza della navigazione e sulla c.d. “filiera di pesca”.
Nel primo pomeriggio di ieri i Militari dell’Ufficio, mediante l’impiego delle dipendenti unità navali, Motovedetta CP 711, al Comando del Maresciallo CARPUTO Luigi e G.C. B24 condotto dal 2°Capo Bombasaro, hanno provveduto a sequestrare penalmente all’interno dell’Area Marina Protetta di Baia – Zona A di riserva integrale del Parco Sommerso di Baia n°161 nasse adagiate sul fondale marino.
L’operazione, condotta dal Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Baia, Luogotenente Antonio VISONE e sotto il coordinamento del Capo del Circondario Marittimo di Pozzuoli, T.V. (CP) Andrea PELLIGRINO e Direttore Marittimo della Campania Ammiraglio Antonio BASILE, hanno portato ad ultimazione un grave fenomeno di pesca illegale.
L’attività in parola, oggetto di comunicazione di notizia di reato alla competente Procura della Repubblica di Napoli, è stata possibile anche con la richiesta di intervento di un subacqueo accreditato dalla Soprintendenza e messo a disposizione dal Responsabile dell’Area Marina Protetta di Baia, Dott. Paolo CAPUTO.
Un gravissimo particolare che è emerso a seguito dell’imponente sequestro è che le nasse in parola erano tenute sul fondo da diversi accumulatori di auto (batterie) che, come risaputo, rappresentano un grave danno per l’ambiente marino.
Si evidenza altresì che il personale militare della Guardia Costiera di Baia, all’interno del Porto, ha posto in essere il sequestro penale di una piattaforma in cemento con piano di calpestio in legno, oggetto di lavori di rifacimento del fasciame senza autorizzazione. Il committente, concessionario della zona, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
