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Grande consensi per “Teatro nel cortile” con La Scintilla di Bacoli e AR.Tù a Villa Cerillo a Bacoli

teatro nel cortileIl 13 e il 14 agosto “Teatro nel cortile” con La Scintilla di Bacoli e  partecipazione Associazione AR.Tù . Con il  Patrocinio morale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bacoli

 

Per due giorni  una suggestiva scala ad arco, il “lavaturo”, i vialetti in pendio e i due balconcini che affacciano sull’ingresso della Biblioteca di Villa Cerillo, sono diventati  elementi scenografici di un singolare spettacolo. In questo ambiente naturale si è rappresentato l’ atto unico  “Gennareniello” di Eduardo, in un libero adattamento di Franco Napolitano. Il pubblico ha gradito e si è molto divertito. Ѐ a stretto contatto con gli attori, che interagiscono e si muovono, senza palco, in una atmosfera magica e surreale, in tutti gli spazi del cortile. Si inizia con  M. Rosaria Di Costanzo che intona da un  ballatoio  “ Uocchie c’arraggiunate “ suggestiva e passionale canzone dell’inizio ‘900. In scena poi, tutti gli altri, in parte e concentrati. Mario Carannante nel ruolo del “saponaro”, discende sulla scena disinvolto tra gli alberi illuminati dalla luna, con il suo carico di stracci e lo fa con l’ingegnere,  in una bellissima caratterizzazione di Domenico Campione, giovane promettente. Dimostrandolo soprattutto quando duetta, con spigliatezza e senso dell’humour,  con la “signorina” interpretata in maniera precisa e graziosa da Rubina Salemme, eclettica e spigliata. L’acida Zia Fedora è Angela Volpe, con una interpretazione autoironica e ben riuscita. Gennaro di Colandrea svolazza comicamente tra gli angoli del cortile, in una scintillante prova, nel personaggio del figlio Tommasino. Tocca a Dante Dottorini, reggere i fili della trama, nel ruolo del maestro di disegno, costruendolo con tono ed equilibrio scenico. La brava ed esperta Giovanna Gagliardi interpreta Donna Concetta, la moglie, suscitando nel pubblico forti emozioni, toccando le giuste corde tragi-comiche del personaggio. Ciro Morra mette in campo tutta la sua esperienza nei panni del protagonista, Gennareniello. Mitici oramai i suoi tempi teatrali e la disinvoltura. Il trucco, ben indovinato e in tono, è a cura di Davì-Centro Benessere di Daniela Palumbo. Luci e audio a cura di Cesare Esposito. Collaborazioni tecniche di Tina Buccolo, Maurizio Pecoraro, Karol Grande, Giampaolo Betti e Gennaro Ranieri. Ciro Amoroso, introduce lo spettacolo illustrando  al pubblico la storia dell’ottocentesca Villa Cerillo. Ci saranno  repliche in altri contesti scenografici del territorio (androni, aie, casolari, piazzette, arenili, scale ed altro). Lo spettacolo, presentato l’anno scorso nella Rassegna E.T. Miseno di Rosanna Veca,  è dedicato allo scenografo Tonino Festa, recentemente scomparso. Come ci racconta il regista:  “Tonino ci ha educato a guardare soprattutto con occhi scenografici i suggestivi angoli architettonici e le innumerevoli affascinanti quinte flegree naturali”.

 

A cura della Scintilla di Bacoliteatro nel cortile a bacoli

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