In merito agli arresti del fratello dell’autista del bus e di due funzionari pubblici della Motorizzazione Civile, disposti questa mattina dalla Procura della Repubblica di Avellino nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia di Monteforte Irpino, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha dichiarato:
«Quanto sta emergendo nell’inchiesta lascia amareggiati e indignati. Per formazione umana sono un garantista e sono convinto che si debba consentire alla magistratura di lavorare con serenità, ma gli arresti dei due funzionari della Motorizzazione civile perché avrebbero falsificato la revisione del bus della morte aprono uno spaccato raccapricciante sui loro presunti comportamenti. Non ho sete di vendetta, ma sete immensa di giustizia per le 40 vittime innocenti della più grande tragedia stradale della nostra storia recente, per le loro famiglie e per l’intera comunità di Pozzuoli che un anno fa fu colpita al cuore da questo lutto collettivo. In manette sono finiti due funzionari pubblici che avrebbero, secondo le accuse, attestato falsi dati in una vicenda nella quale c’è di mezzo la sicurezza dei trasporti e delle persone. Sono cose sulle quali non si scherza – ha aggiunto il sindaco Figliolia – E’ inammissibile la minima leggerezza, figurarsi la presunta alterazione di attestazioni. Chiedo ufficialmente al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di avviare una verifica puntuale su tutte le pratiche di revisione di bus e pullman rilasciate negli ultimi anni dagli uffici della Motorizzazione civile di Napoli. Pozzuoli e la sua comunità hanno pagato con il sangue una sequela di presunte omissioni, abusi e mancanze anche di pubblici funzionari».
Pozzuoli, 2 luglio 2014
Mauro Finocchito
Ufficio Stampa
Comune di Pozzuoli