La rappresentazione, in scena venerdì e sabato, è predisposta tra i locali adiacenti il restaurato serbatoio di età imperiale che riforniva di acqua la Classis Praetoria Misenensis di stanza nel porto di Miseno. Cento i figuranti in costume d’epoca che rivivono la nascita di Gesù, alla luce delle fiaccole illuminate tra le mura esterne della cisterna. Una singolare sintesi che attrae ogni anno migliaia di visitatori, per assistere al presepe che ben si sposa con l’archeologia di epoca romana, uno dei maggiori dell’area flegrea. «È un avvenimento molto atteso in città – afferma Francesco Di Fraia, residente nel centro storico – L’allestimento richiede mesi di preparazione in un’allegra e gioiosa atmosfera che coinvolge grandi e piccini».
Con la regia di padre Giorgio, che cura nei minimi dettagli la ricostruzione della Natività, la riproduzione del presepe vivente è uno degli appuntamenti più attesi del Natale flegreo. L’antica Betlemme è rappresentata nel cuore antico di Bacoli lungo il percorso antistante la Piscina mirabilis: decine di tappe accompagnano i visitatori tra racconti, note e danze alla capanna di Gesù.
Sullo sfondo il serbatoio, adornato da oggetti di artigianato e tessuti d’epoca, rinnova in una suggestione unica l’atmosfera della Natività. Rappresentazione anche a Cappella, dal 3 al 5 gennaio, organizzata dall’associazione Cappella Futura; qui nel borgo antico del Casale cinquanta figuranti ripropongono la nascita di Gesù.