Visite tra i tesori sommersi

di Patrizia Capuano fonte IL MATTINO
BACOLI. Nuovi percorsi nell’area marina protetta di Baia. Ai consueti cinque punti di visita subacquea – in area A Ninfeo Via Herculanea, Villa a Protiro, Villa dei Pisoni, in zona B Porto Giulio e in zona C Secca delle Fumose – il Centro Visite della Amp di Baia-Associazione Fillirea aggiunge altre proposte che tengano conto di recenti studi e restauri. L’annuncio durante il primo incontro del ciclo «Venerdì di Baia», organizzato al museo archeologico dei Campi Flegrei con la Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei. Si parte dal Ninfeo, per il quale da gennaio è stato delineato un itinerario che comprende gli ambienti che lo circondano ed è integrato con un tratto della via che si sviluppa verso ovest. A nord, la Via Herculanea si arricchisce invece del settore termale. Anche per la zona B altro punto di immersione, denominato Pilae, che consentirà al visitatore subacqueo di osservare il sistema di frangiflutti predisposto dagli antichi romani a protezione del porto militare e commerciale, Porto Giulio. «Questo punto – spiega Filomena Lucci, architetto e presidente di Associazione Fillirea-Centro Visite della Amp di Baia – è interessante dal punto di vista archeologico per il confronto con altri sistemi di Pilae della città sommersa, ma anche per il pullulare di vita a questi immensi pilastri che si ergono dal fondale, generando un raro sistema di alternanze tra luce ed ombra con interessanti ecosistemi». A marzo invece al via il tour subacqueo tra le botteghe di Porto Giulio e, inoltre, nuovo percorso per la villa con ingresso a Protiro. La novità sarà quella di non realizzare cime guida come per gli altri siti, per una scelta della progettista Lucci. Questa modalità permetterà di non impattare sul fondale con i corpi morti che, necessari all’ancoraggio della cima, disturbano la fruizione visiva del sito e determinano interventi di manutenzione