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Pendolari esasperati per i nuovi orari dei treni della Cumana ( ogni 40 minuti)

Un treno ogni quaranta minuti sulla linea Cumana? E’ l’ultima trovata della direzione dell’Eav. Un idea in contrasto con il contratto di servizio sottoscritto proprio dalla Società di trasporto pubblico locale con la Regione Campania. Dunque l’Eav è obbligata a mantenere gli impegni presi con gli enti pubblici, ma soprattutto con l’utenza e deve continuare a mantenere l’orario di servizio in vigore e cioè un treno ogni venti minuti sulla direttrice Montesanto Torregaveta.
Intanto dopo l’annuncio della contrazione del servizio si tace. Tacciono i sindaci e gli assessori di Bacoli e di Monte di Procida; tace la politica, tacciono le associazioni sociali, i partiti politici e i sindacati. E per via di questo endemico silenzio, a volte tenuto per questioni di opportunità politica, che il management di Eav ha deciso di colpire proprio loro, i pendolari di questi due comuni.
Manca il materiale rotabile, cioè i treni, che non sono sufficienti a garantire il servizio regolare e così Nello Polese ha deciso di puntare il dito proprio sul servizio della Cumana ed i cittadini di questi due comuni sono i soli a dover pagare per questo nuovo orario di servizio: i cittadini degli altri comuni hanno altre opportunità di mobilità.
Intanto il Ministro dei Trasporti Lupi in compagnia del Governatore Stefano Caldoro, proprio qualche giorno fa, nelle stanze dell’Eav, in via Cisterna dell’Olio, ed alla presenza dei vertici della Holding, e dell’assessore regionale Sergio Vetrella, ha annunciato che è stato firmato l’atto ufficiale col quale è previsto l’erogazione di un miliardo di euro.
L’annuncio sembra essere il prologo dell’ennesima farsa, poiché il miliardo viene cosi frazionato: 200 milioni saranno garantiti dalla Regione con i fondi Fas; 50 milioni li metterà il Governo nel decreto ad hoc; un’altra quota di finanziamenti è stata recuperata grazie al salva-imprese; mentre la restante parte delle risorse la metteranno di tasca propria i cittadini (con le addizionali Irap e Irpef)
A tirare le somme, del miliardo sventolato, di soldi ce ne sono proprio pochi; la Regione, che perde acqua da tutti i suoi buchi, dovrebbe sobbarcarsi dei 200 milioni; il Governo, che proprio in queste ore è occupato rastrellare miliardi per far fronte ad altre esigenze di “stabilità”, dovrebbe – il condizionale è sacrosanto – pensare ad un decreto ad hoc e racimolare 50 milioni; alla fine saranno proprio i contribuenti campani a pagare per il disastro trasporti.

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