Momento di grande fibrillazione nella vita politica a Monte di Procida, nuovi gruppi sembrano nascere mentre si vanno consolidando “intese” che all’indomani delle elezioni amministrative del maggio 2001 sembravano, anche per la violenta dialettica della campagna elettorale, quantomeno improbabili.
Abbiamo incontrato il capolista di Viva Monte di Procida, il dott. Franco Iannuzzi, per farci raccontare il suo punto di vista.
Allora dott. Iannuzzi partiamo proprio dal maggio 2001: si presentano 4 liste che per la maggioranza dei montesi sono decisamente troppe, le chiedo e’ stato fatto tutto per trovare alleanze che potessero vedere unite tutte o alcune delle forze antagoniste all’attuale maggioranza?
Premetto, e parlo ovviamente per la lista Viva Monte di Procida, che è stato fatto decisamente poco, ma vede a riguardo darei un’altra chiave di lettura. L’unita’ tra le forze politiche non è di per sé sufficiente ad accreditare un gruppo politico come capace di risolvere i problemi del Paese. Chi dice semplicisticamente ad esempio che il Polo delle Libertà se si fosse presentato unito avrebbe vinto non dice la verità. C’è qualcosa che deve andare oltre e raccogliere la specificità che è tutta di Monte di Procida.
Credo che il dott. Coppola e la sua Agorà, infatti, abbiano vinto non tanto, o non solo, per le divisioni degli avversari ma per la capacità di intercettare una voglia di cambiamento presente nell’elettorato montese e nonostante la lista di centrosinistra fosse zeppa di uomini della nomenclatura passata, al pari delle altre liste, nell’immaginario collettivo rappresentava, o meglio veniva intesa, come qualcosa di nuovo… e questo soprattutto grazie ad una buona campagna elettorale fatta dal gruppo di centrosinistra. Peccato che poi quel cambiamento tanto sbandierato non si e’ mai avuto…
Ecco, a proposito di critiche, nonostante le dichiarazioni di buoni propositi da una parte e dell’altra, sempre più spesso in Consiglio comunale, si assiste ad un muro contro muro tra maggioranza ed opposizione.
E’ vero, ma credo che la vivacità del confronto, e a volte dello scontro, in consiglio comunale non avvenga mai per caso. Compattare la maggioranza individuando nell’avversario il nemico da battere è la strada migliore per tenere il gruppo compatto. Non a caso quando il gioco in consiglio comunale è guidato da Gnolfo (Presidente del consiglio comunale, ndr) si assiste puntualmente ad uno scontro, proprio perché ormai il suo ruolo è quello di non far perdere tante energie che ruotano dentro ed attorno allo schieramento di centrosinistra.
Addirittura una scelta strategica…
Ma certo non mi scandalizzo. Quando c’è confronto il gioco e’ sempre più imprevedibile, può capitare di tutto senza l’ancora antica dei partiti. Mi spiego meglio, un tempo grazie alla frequentazione delle sezioni di partito (sezione intesa come palestra politica ed intellettuale) si arrivava al consiglio comunale già formati e con un buon bagaglio di esperienze, oggi invece ci sono persone di grande spessore (giovani e non) ma senza un’ ancoraggio, senza una provenienza forte e ciò ovviamente fa sì che tutto può succedere se anche loro diventino “soggetti politici pensanti”.
Inoltre non mancano episodi in cui si è constatato il modo non chiaro di impostare il rapporto in Consiglio comunale da parte dell’attuale maggioranza. Ne cito uno. Quasi all’unanimità avevamo votato un progetto per il risanamento dei “nuclei storici” ed il provvedimento era stato modificato in consiglio comunale con il nostro apporto che prevedeva una serie di inserimenti. Ebbene notammo, con grande rammarico, che ciò che era stato deciso in Consiglio comunale non era stato poi rispettato nel documento definitivo ed esecutivo di competenza della Giunta comunale. In quel caso si e’ commesso un vero e proprio abuso amministrativo, ma soprattutto si è violato l’impegno che politicamente si era assunto in Consiglio comunale.
Capisco, ma ritorniamo ai rapporti tra i gruppi dell’opposizione. Sembra di assistere ad un riavvicinamento tra alcune forze politiche.
E’ bene che le tre liste alternative alla maggioranza, con sana concorrenza politica, continuino ed aumentino il proprio impegno, perché così facendo ne guadagna la città.
Certo non sarei sincero se non dicessi che oggi noto con grande soddisfazione una sorta di solidarietà politica che si è venuta a creare nell’opposizione. Una certa unità, che all’indomani delle elezioni sembrava davvero impossibile. Con gli altri gruppi di opposizione, Viva Monte di Procida si confronta, discute, porta avanti delle idee. E questo, per noi, è sicuramente un dato molto positivo. Ci sentiamo più forti, ma non certo per il consenso popolare che può venire o meno, ma perché molte, troppe attese dei cittadini sono state tradite da questa maggioranza.
Siamo quasi al giro di boa per l’attuale legislatura e lei mi sembra molto critico nei confronti dell’amministrazione comunale
Vede mi aspettavo segnali forti di buon governo, che partissero da concreti atti di indirizzo. Ed invece noto con delusione una mancanza assoluta di direzionalità politica, è tempo che il sindaco assuma la leadership del suo schieramento e non faccia solo il mediatore fra i diversi gruppi della maggioranza, rispettando quindi gli impegni presi con Monte di Procida. Impegni relativi a quel cambiamento di cui parlavamo prima.
E per voi il cambiamento passa attraverso quali progetti?
Attraverso due passi fondamentali: ridefinire il ruolo dell’ente comunale,ridisegnare la città che si vuole, Il primo soprattutto attraverso una ridefinizione dell’organico comunale che possa dar vita ad un comune inteso come municipalità leggera. Ma quando vedo che si potenzia, ad esempio, l’ufficio tecnico facendo desumere quindi che la capacità di direzionalità progettuale la si vuole portare all’interno dell’ente comunale ma nel contempo si continua con l’affidamento di incarichi a terzi; quando vedo che un ufficio come quello dell’anagrafe civile è ancora numeroso di personale, personale che invece dovrebbe essere formato ed assegnato magari ad altri uffici che vanno potenziati allora mi accorgo di quella mancanza di direzionalità politica di cui parlavo prima.
Ed è questa incapacità di scegliere che, in relazione invece al ridisegno della città, mi fa sorridere quando penso che per Acquamorta l’amministrazione vuole un porto peschereccio, un porto di collegamento per le isole ed un porto per la nautica da diporto… mi sembra un po’ troppo…
Un giudizio davvero poco positivo quindi…
Aggravato dal fatto che l’amministrazione non potrà più godere di tanta tranquillità, che invece ha avuto in questi 29 mesi: dall’anno prossimo, infatti, ci sono diverse scadenze elettorali e si sa la fibrillazione politica per le elezioni rende ancor più difficile amministrare in modo sereno… bisogna ancor di più esser attenti a tutti gli equilibri…
Prendendo spunto da quest’ultima considerazione, concluderei con uno sguardo sul futuro prossimo: le elezioni dell’anno prossimo. Quale sarà la vostra posizione?
Viva Monte di Procida nasce e resta un contenitore locale, sicuramente non daremo indicazioni di voto. Ma guarderemo il tutto con estrema attenzione.
Per le europee, con il proporzionale puro, un vecchio democristiano non pentito come me non avrà problemi a trovare un democristiano candidato ed offrirgli quantomeno il mio personale appoggio.
Le provinciali invece le guarderemo con grande attenzione perché ci sono schieramenti ben definiti ed allora è opportuno anche che io sia più prudente in queste affermazioni… ma le ripeto seguiremo tutto con attenzione.
Attenzione verso entrambi i poli?
Guarderemo con attenzione a ciò che accade a Monte di Procida…