Si è tenuta sabato 30 ottobre 2013 al Tribunale penale di Roma la V udienza penale per il Crack Deiulemar che vede indagate le famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo per una truffa a danno di 13.000 risparmiatori di Torre del Greco e altri paesi marittimi compreso Monte di Procida. Il processo è nella fase testimoniale. Già nella precedente udienza del 30 settembre scorso sono stati ascoltati il Capitano Capuozzo della GDF di Torre del Greco, l’Ammiraglio Auriemma della GDF di Napoli e l’avv. Costantino della Curatela fallimentare ai quali è stato chiesto di raccontare nel dettaglio la Genesi della Deiulemar Compagnia di Navigazione e la Genesi della Holding Deiulemar con conseguente allocazione dei trust riconducibili ai soci della medesima.
Nell’unica udienza di ottobre invece è stato ascoltato il Dott. Cattaneo, vicario della Curatela fallimentare, a cui è stato chiesto di ricostruire nello specifico il processo del fallimento della CDN e le modalità con cui essa è stata rilevata. Sono stati ascoltati anche alcuni testimoni della Costituzione di Parte civile tra cui l’avv. Colapietro e l’avv. Cirillo.
Il processo è duro, lo si rivela dal ritmo incalzante delle domande degli avvocati difensori degli imputati, dal loro interrompere i testimoni mentre stanno spiegando i fatti, dai continui richiami che il giudice Di Girolamo è costretto a fare per consentire alle parti degli interrogatori regolari.
L’avv. Sepe, difensore dei fratelli Angelo e Pasquale Della Gatta, unici ad essere rimasti in carcere in via cautelativa, attraverso domande sibilline cerca di mettere in difficoltà i testimoni. La sua tesi è che i due fratelli Della Gatta nulla sapessero a riguardo della raccolta abusiva di risparmio che si è consumata in questi anni nella città di Torre del greco. Tuttavia, più di un testimone della costituzione di parte civile ha dichiarato di aver avuto più volte nella sua vita rapporti con essi nelle stanze di Via Vittorio Veneto. Dalle ricostruzioni dei fatti tutti i membri sia senior che junior delle tre famiglie risultano coinvolti come parte integrante, ossia erano adibiti ai vari uffici in Via Marconi, via Tironi e via Vittorio Veneto nella vicenda.
Rilevante la ricostruzione della Genesi della Holding, soprattutto per le relazioni che ci sarebbero tra la Deiulemar Shipping e la Deiulemar CDN e soprattutto per il riconoscimento dei trust riconducibili agli armatori Junior soprattutto i Della Gatta. Rilevante anche la relazione del Dott. Cattaneo da cui si evincono ben 18 conti correnti intestati a Michele Iuliano, tutti aperti a partire dall’anno 2005 con diverse banche e da cui risultano almeno 50.645 movimenti tra accrediti, bonifici, addebiti riconducibili agli obbligazionisti. Questi conti sono stati classificati dal dott. Cattaneo come Dedicati, ossia dedicati esclusivamente all’enorme flusso finanziario in entrata ed in uscita effettuato attraverso i conferimenti degli obbligazionisti.
Che fine hanno fatto questi soldi si chiedono ancora gli obbligazionisti? Dall’analisi dei dati risulta che proprio nel 2005 venne Trasferito un ramo d’azienda alla Deiulemar Shipping, la quale per vivere di vita propria ipotecò le 11 navi che avevano acquisito per cui tutti i dividendi venivano divisi tra i soci e la situazione di bilancio era all’attivo una flotta ipotecata mentre al passivo un debito bancario.
Per rispondere alle esigenze del mercato gli armatori cominciarono a lucrare sui noli. In una parola ha asserito l’avv. Augusta Palomba, uno degli avvocati degli obbligazionisti, avevamo consegnato la nostra liquidità alla Deiulemar CDN convinti di fare un investimento a KM zero, in una società che produceva attività e che dava lavoro, e invece abbiamo scoperto di essere ignari giocatori di borsa. Quasi a conclusione la testimonianza di un’obbligazionista che con la sua storia è riuscita a portare all’attenzione del giudice il dramma che le famiglie stanno vivendo in un momento tra l’altro di austerità e crisi generale.
La prossima udienza del processo è fissata per il 22 novembre 2013 in cui sarà ascoltato il tecnico delle intercettazioni telefoniche nonchè gli impiegati della Deiulemar CDN Paolo Palomba e Iuliano Raffaele e altri testimoni della costituzione di parte civile. Si invitano gli obbligazionisti a partecipare. Esserci costituisce un dovere prima ancora che un diritto.
Assunta Esposito