La manifestazione dei 20.000 che si è svolta ieri a Napoli ha risvegliato da un lungo torpore la società civile campana. Ieri nelle strade del capoluogo partenopeo infatti tanta gente comune, tanti cittadini che hanno detto basta all’avvelenamento progressivo ed indisturbato delle nostre terre.
La manifestazione è stata promossa da “Terra dei Fuochi” ed ha avuto adesioni, tante adesioni, anche da altre regioni del Sud Italia. Nel lungo corteo c’e’ stata anche la presenza di molti cittadini montesi che con un pullman hanno raggiunto Napoli e hanno poi sfilato per le strade della città. RadioPiazzaLive, che a breve tornerà onair con la terza stagione, ha dato voce a chi ieri era lì, consapevole ormai di una situazione drammatica.
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Angelo Ferrillo, promotore della manifestazione, ne ha per tutti “Bonificare? adesso? Assolutamente no! Come si fa a bonificare un territorio se poi l’inquinamento continua? I criminali continuano ad agire in modo indisturbato cosa si deve bonificare. Chiediamo invece che lo Stato di Diritto faccia finalmente la sua parte” E lo stesso Ferrillo alza il tiro chiamando in causa non solo organi territoriali ma anche la poca lungimiranza nazionale “L’Italia faccia un’assunzione di responsabilità: non abbiamo un piano nazionale dei rifiuti, non abbiamo un piano nazionale delle risorse energetiche… un Paese da quarto mondo“
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Dicevamo tanti i montesi che hanno preso parte alla manifestazione e che hanno fatto sentire la loro voce e la loro rabbia “Essere presenti è importante. Siamo ad un punto di non ritorno e ognuno di noi deve dare il proprio contributo. Insieme possiamo” ci dice Ciro. Giuseppe parla invece del calvario della sorella “Anche a Monte di Procida abbiamo questo problema. I politici devono vergognarsi per aver secretato i verbali dei pentiti ed essere stati conniventi con la camorra“. Anche Salvatore che ha perso anni fa sua moglie Gilda ha parole dure “I politici li vediamo solo per chiedere voti. Guardate che ci sono anche i bambini adesso affetti da queste malattie. Siamo ormai all’esasperazione!“
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Non passa di certo inosservata l’assenza di Don Patriciello che di fatto spacca il fronte della protesta ma lo stesso Ferrillo ribadisce “Siamo dispiaciuti dell’assenza di Don Maurizio ma in questa battaglia non servono eroi ma idee che camminano“
Le interviste di RPL sono state raccolte da Simona Villano