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Metrò del mare, lo scalo fantasma

Da IL MATTINO del 19 agosto 2003….

PINO TAORMINA

Doveva essere il ventesimo scalo del Metro del Mare, il terzo della zona flegrea dopo Pozzuoli e Bacoli. Già, doveva. Perché Monte di Procida dai mezzi veloci della metropolitana del mare campana è stata raggiunta solo per tre giorni, ai primi di luglio.

Poi lo stop improvviso e la scomparsa del terminale montese dalla linea veloce Mm1 e la sua apparizione sulla Mm3, quella che arriva ad Amalfi e alla costiera vesuviana. Un bluff anche questo.
Perché di aliscafi neppure l’ombra, nel porto di Acquamorta. Nonostante la presenza dello scalo nei depliant informativi.

Secondo gli orari, ne dovrebbe arrivare e partire solo uno al giorno, ma non c’è traccia: dal 3 luglio tutte le corse sono sospese. Da quando cioè il comandante del monocarena «Amalfi Jet» ha denunciato di «aver aspirato, coi motori, consistenti quantitativi di sabbia durante le manovre».

Da allora il Consorzio ha cancellato Monte di Procida dalle vie del mare perché «il fondale è troppo basso». Ma per il sindaco Giuseppe Coppola è una bugia.

«Se l’approdo fosse stato inadeguato la Regione non l’avrebbe inserito tra gli scali – accusa seccato – il porto di Acquamorta ha le condizioni di sicurezza richieste dall’assessorato ai trasporti, le strutture sono a norma come il fondale. Solo il Consorzio dice il contrario. E i disagi e i danni per l’interruzione dei collegamenti sono inestimabili».

E intanto promette battaglia, perchè Metro significa rompere il tradizionale isolamento. Stringe tra le mani la relazione del tecnico che nel giugno scorso ha diretto gli inteventi di adeguamento delle strutture portuali.

«Alla luce di questa documentazione la Regione ha dato l’ok definitivo – continua – e questo significa che il porto ha tutti i requisiti necessari per diventare un approdo. Abbiamo più volte sollecitato il consorzio a ripristinare i collegamenti ritenendo le giustificazioni insufficenti. Ma la risposta è stata la sospensione definitiva».

Scalo fantasma, dunque. Ma presente in tutte le documentazioni e persino sul sito ufficiale della Metropolitana del mare. Per il Consorzio «non è possibile operare nel rispetto delle norme di sicurezza»?

Coppola non ci sta e propone anche una soluzione: «Hanno mezzi più adatti e leggeri per poter attraccare a Monte di Procida. Non è detto che il collegamento debba essere fatto con il monocarena. È che a Monte di Procida non vogliono arrivarci».

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