Difficoltà all’ Ufficio Postale di Bacoli per le operazione al postamat nelle ore mattutine.
Come ogni inizio di mese, gli sportelli sono stati prese d’assalto per il ritiro della pensione. La fila era lunga, qualcuno si è portato, per la prevedibile attesa anche lo sgabello da casa.
Antonio, vista la ressa, ha deciso di usare la carta di credito per poter prelevare qualche soldino da quel postamat ancorato alle pareti del fabbricato. Ha iniziato l’operazione. Ne le condizioni ambientali, ne la scarsa luminosità dello schermo, gli facilitavano la cosa. Si è messo gli occhiali; poi se li è tolti; se li è riposti sul naso dopo averli, ben bene puliti. Niente; non c’era verso di fargli leggere le indicazioni poste su quel monitor per poter prelevare i soldi della pensione. Il poveretto, dopo altri tentativi risultati anch’essi vani, scoraggiato, se l’è presa con se stesso e con la vecchiaia che lo incalza. Ed ha desistito. “I soldi li prenderò quando sarà buio” ha detto l’anziano, andando via scoraggiato. Niente affatto, signor Pensionato, le colpe sono da ricercare altrove. Subito dopo due donne giovani e leggiadre, hanno avuto lo stesso problema “Non si vede niente” Ha detto una di queste che ha cominciato a prendere la questione con quell’accidente di marchingegno . L’intraprendente, ha fatto mille contorsioni, tra collo e spalle, poi si è riparata con entrambe le mani, gli occhi dalla luce intensa che l’accecava; si è infine posta dietro il dorso, con l’aiuto della compagna, la borsa a mo’ di ombrello per farsi ombra sullo schermo piatto. L’ha spuntata. L’impresa, dopo tutti questi accorgimenti è andata a buon fine: l’inattaccabile arnese le ha sborsato i cinquanta euro che avevano richiesto pigiando quei tasti.
L’Ufficio Postale di Bacoli, una volta, ma tanto tempo fa, riceveva i suoi clienti locali, in un bugigattolo, posto in via Gaetano De Rosa. Poi negli anni sessanta fu data un’altra collocazione: gli ampi locali accolsero una popolazione diventata sempre più numerosa; fu attrezzato di nuove tecnologie per le esigenze dei suoi clienti; venne decentrato, con una modesta area di parcheggio; quell’Ufficio Postale fu posto in Via Risorgimento, dov’è tutt’ora Durante i mesi scorsi, il fabbricato che lo accoglie, è stato sottoposto ad una completa ristrutturazione; i suoi lavori, che non sono stati veloci, hanno creato un po’ di sofferenze al popolo bacolese. La mente geniale, poi, che ha disegnato il progetto del lavoro, non avrà tenuto nella giusta considerazione la posizione geografica per l’ubicazione del nuovo postamat, che è stato collocato col suo lettore di cristallo verso oriente. Nelle ore mattutine, infatti, la posizione del sole si infrange con la sua luce, sul monitor creando non poche difficoltà alla comunicazione tra macchina e utente . Il monitor, attraverso il quale si dialoga tra clienti e cassa automatica, intorno alle dieci del mattino e per qualche ora dopo,per l’intensità della luce che batte su di esso, diventa inutilizzabile.
Ne da parte loro, le Poste Italiane, si sono preoccupate di risolvere il problema che grava sulla clientela ; noi abbiamo sollevato la questione in favore di tanti, in particolare di quei signori maturi, obbligati a penare, in quei primi giorni del mese per l’agognata pensione.
Gb
02/08/13
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