Fusaro. Accordo Fiom-Fim-Uilm e Selex ES sulla riorganizzazione dell’azienda. Il piano prevede 1.610 eccedenze strutturali da gestire con la mobilita’ volontaria finalizzata all’accompagnamento alla pensione’, contratti di solidarieta’ per 9.000 dipendenti e stabilizzazione dei precari.
In Campania la Selex ha stabilimenti a Fusaro e Giugliano, per un totale di circa mille dipendenti.
”E’ un buon accordo che risolve il problema degli esuberi”, ha detto Giovanni Sgambati, segretario Uilm Campania.è stato raggiunta l’intesa tra la Selex Es, la compagnia di Finmeccanica attiva nelle tecnologie elettroniche e nell’It per la Difesa, e i sindacati sul piano di riorganizzazione aziendale. Lo ha anunciato in una nota la Uilm. “E’ stata raggiunta l’intesa sugli strumenti necessari a supportare il piano di riorganizzazione di Selex Es tra l’azienda e i coordinamenti nazionali di Fim, Fiom e Uilm del gruppo – dicono i segretari nazionali della Uilm, Giovanni Contento e Mario Ghini -. A questo riguardo”, aggiungono i sindacalisti, “esprimiamo un giudizio positivo sul testo complessivo dell’intesa, pur consapevoli dei sacrifici che interessano una parte considerevole dei lavoratori di Selex Es, convinti però che i sacrifici devono essere finalizzati al risanamento e al rilancio della Selex. Saremo vigili e determinati a verificare che tutto il gruppo dirigente operi in coerenza con gli impegni previsti dall’intesa. Nei prossimi giorni saranno definite le assemblee informative e le modalità di coinvolgimento da parte di tutti i lavoratori del gruppo”.
Il piano di riorganizzazione avrà una durata di due anni più una eventuale proroga di ulteriori 12 mesi: sono previsti 1.610 “eccedenze strutturali che saranno gestite con la mobilità volontaria finalizzata all’accompagnamento alla pensione”. Inoltre, per far fronte agli scarichi di lavoro è stato concordato l’utilizzo dei contratti di solidarietà per 9.000
lavoratori, con una riduzione del 13% dell’orario settimanale che comporterà una sospensione dal lavoro di due giornate al mese per singolo dipendente, pagata all’80% della retribuzione. L’intesa prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato dei precari, cioè i “lavoratori assunti con contratto di somministrazione dopo 36 mesi (circa 80 lavoratori)”. E’ previsto inoltre nell’arco della vigenza del piano di riorganizzazione l’assunzione di 300 giovani con contratti di apprendistato.
Sono stati definiti tre livelli di relazioni industriali e argomenti di confronto: l’osservatorio nazionale, composto da 6 componenti indicati dai sindacati e dal management aziendale che si riunirà di norma due volte l’anno su argomenti di strategia industriale e sull’andamento economico del gruppo; il livello territoriale con sindacati territoriali e rsu; il livello di stabilimento con le rsu con verifiche trimestrali sull’andamento degli strumenti di sostegno al reddito e per una verifica puntuale sulla situazione carichi di lavoro sia già consolidati che quelli di nuova acquisizione.
Infine, è stato “sottoscritto un avviso comune da Selex” e sigle sindacali “dove si chiede un confronto presso il ministero dello Sviluppo economico per chiedere al governo di sostenere con finanziamenti certi programmi importanti e utili a “consolidare e sviluppare Selex es sia in che sui mercati internazionali”.
Positivo il commento di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil: “L’accordo dimostra che, attraverso l’uso dei contratti di solidarietà, si possono evitare i licenziamenti. Si è scongiurato il pericolo che gli effetti della riorganizzazione del gruppo fossero scaricati solo su una parte dei lavoratori.
fonte ansa.repubblica