Fusaro Bacoli. la pista ciclabile intorno il lago Fusaro, di cui può volte Le abbiamo scritto, fu realizzata con 4.906.340,54 euro dei POR Campania 2000-6 e consegnata nel maggio 2009 al comune di Bacoli (NA) ed al “Centro Ittico Campano Spa” (le cui azioni sono tutte del comune di Bacoli) i quali l’hanno tenuta chiusa ed abbandonata al degrado, ai vandali, ai ladri nonostante con un verbale del 02/03/2010 il “Centro Ittico Campano” se ne assumeva la manutenzione e nonostante il consiglio comunale ne disponesse all’unanimità l’apertura al pubblico (delibera consiliare n. 4 del 04/02/2011).
Dal maggio 2012 il nostro Coordinamento ha lanciato la campagna “Arapit Stì Canciell” per rendere fruibile ai cittadini tale percorso ciclo-pedonale: varie iniziative si sono susseguite, coinvolgendo anche l’UE e l’ex ministro Lorenzo Ornaghi (cui sono state rivolte interrogazioni parlamentari dalla deputata Luisa Bossa l’11/07/2012 e dal deputato Francesco Barbato il 23/07/2012), fino alla denuncia protocollata il 01/03/2013 dal nostro Coordinamento (insieme ai circoli di Bacoli del PD e di SEL) alla procura della Corte dei Conti della Campania in quanto (come si legge nell’esposto) “il comune ed il CIC come enti responsabili delle opere pubbliche in premessa hanno consapevolmente e reiteratamente mancato di manutenerle/controllarle non rendendole fruibili”.
Ciononostante l’amministrazione comunale ed il “Centro Ittico Campano” sono ancora indifferenti ed hanno persino vietato una manifestazione dei cittadini che nel dicembre 2012 erano pronti a liberare dalla vegetazione e dai rifiuti la pista, tutto a loro spese e sotto la loro responsabilità. Alla luce di questo inaccettabile comportamento da parte delle istituzioni, il nostro Coordinamento ha indetto per domenica 26/05 alle h 11 in piazza Rossini (stazione Cumana del Fusaro, Bacoli, NA) antistante i cancelli chiusi della pista, una giornata di musica e di lotta perché (come si legge nel nostro manifesto che alleghiamo) “essa è diventata un simbolo. Il simbolo dello sperpero di denaro pubblico. Il simbolo delle risorse non sfruttate nei Campi flegrei e che invece (come il CIC) potrebbero dare ricchezza e lavoro a tanti. Il simbolo di un territorio violentato e sottratto ai propri cittadini.”. Per queste ragioni, abbiamo chiesto e chiediamo il sostegno e la partecipazione di tutte le forze istituzionali, politiche, associative e di tutti i cittadini
Coordinamento delle Periferie