Operazione senza precedenti messa in atto dalla guardia costiera di pozzuoli al comando del tenente di vascello andrea pellegrino che, dalle prime ore mattinali, ha visto impiegati uomini e mezzi navali in dotazione al corpo delle capitanerie di porto in linea con gli impegni assunti dal corpo in materia di controlli sulla filiera della pesca e sotto il coordinamento della direzione marittima di napoli, la guardia costiera puteolana ha individuato e sequestrato una coltivazione di mitili (cozze) abusivamente posizionata da ignoti nello specchio acqueo antistante il rione terra a circa 15 mt di fondale ed a una distanza intorno ai 100 mt dalla costa. Il rinvenimento ha permesso il recupero ed il successivo sequestro di circa 60 tonnellate di cozze nere distribuite su “filari” lunghi circa 600 metri, con annesse 1200 “trecce” sulle quali pendevano i mitili oramai maturi con deferimento, per ora di ignoti, alla competente autorita’ giudiziaria.detto sequestro va ad aggiungersi alle 30 tonnellate sequestrate nella giornata di ieri dalla capitaneria di porto di pozzuoli con un “danno”pari ad oltre 200.000 euro (cui bisogna addizionare il valore del materiale sequestrato di svariate migliaia di euro) arrecato a coloro che intendono agire in spegio alla vigente normativa di settore ed a tutela invece sia della salute pubblica oltre che degli operatori ittici che, in un generale momento di crisi, decidono di operare con coscienza ed onesta’ ed all’insegna di costruttivo dialogo con le preposteamministrazioni dello stato oltre al prodotto ittico, peraltro, pronto alla commercializzazione stadio pressoche’ maturo) la “enorme “ quantita’ di materiali posizionati irregolarmente nelle acque marine cittadine (reti, plastica, catenarie, cordame (ecc.) L’autorita’ marittima flegrea ha scongiurato, oltre alla immissione in commercio di prodotto non tracciato e quindi potenzialmentedannoso ai consumatori, anche un effettivo pericolo per la sicurezza della navigazione in relazione alla elevata fruizione dell’area medesima da parte sia dei diportisti (in aumento viste le favorevoli condimeteo) che delle stesse barche da pesca.
Il comandante del porto, oltre a consigliare la consumazione dei soli prodotti >allevati legalmente e, quindi, tracciabili ed etichettati, ricorda che
e’ un diritto del consumatore avere conoscenza della provenienza del prodotto consumato onde evitare possibili spiacevoli conseguenze per la sua
salute. La locale autorita’ marittima rammenta che rimarranno costanti i controlli
sul territorio di competenza ciò grazie anche al prezioso ausilio assicurato dalle altre amministrazioni dello stato in quanto espressione di concreta
sinergia tra istituzioni pubbliche a tutela della collettività e della legge.F.TO T.V. (CP) ANDREA PELLEGRINO
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