NAPOLI – Non solo gli occhi (e le mani) dell’Agenzia delle Entrate sui conti correnti bancari degli italiani, in base alla nuova misura anti-evasori entrata in vigore dall’inizio di quest’anno. Ora anche le spese effettuate con le carte di credito confluiranno nell’anagrafe tributaria, la banca dati utilizzata per la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi alla fiscalità dei contribuenti italiani (per la cronaca furono gli allora ministri delle Finanze Pereti e Visentini ad introdurla, eravamo negli ani ’70).
Tutte le spese, nessuna esclusa. Ad una ad una finiranno automaticamente nel sistema che già elabora tutti i dati di natura fiscale di noi contribuenti. Non ci dovrebbero essere differenze, anche gli acquisti meno rilevanti seguiranno la stessa «sorte». La Ue, intanto, frena sui rimborsi alle imprese. Rating italiano a rischio, giù le borse.
fonte www.ilmattino.it