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Coordinamento delle Periferie osservazioni alla proposta di PUT .

al sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano ;

all’assessore alla viabilità, Giuseppe Scotto di Vetta ;

per conoscenza al comandante di polizia municipale, Marialba Leone ;

oggetto: osservazioni alla proposta di PUT .

Al di là delle valutazioni sui singoli interventi, rileviamo anzitutto che il PUT proposto è finalizzato quasi per intero ad affrontare la mobilità balneare diretta Miseno – Miliscola, in prospettiva dell’estate. Al di là di questa che sicuramente è una priorità per il comune, per le altre stagioni e le zone di Bacoli, c’è poco o niente.

Oltre la ZTL, gli altri interventi previsti sono tutti mirati a migliorare la viabilità (rotonde, sensi unici, aree di sosta, ecc) la mobilità e la qualità della vita (marciapiedi, attraversamenti pedonali rialzati, eliminazione barriere architettoniche, completamento pista ciclabile di Miseno , decoro urbano, belvedere, il trenino turistico ) del Centro Storico o di Baia. Salvo la rotonda all’incrocio tra v. Gavitello e v. Cuma (intervento V3) e due migliorie ad incroci già esistenti , le Periferie non sono neanche nominate.

La viabilità e la vita nelle Periferie è forse così splendida da rendere superfluo ogni tipo di intervento? O i cittadini delle Periferie sono di serie B? Purtroppo non è la prima volta che siamo costretti a fare questo discorso, la cui logica è bel illustrata dalla stessa relazione descrittiva del PUT in cui a pag. 50 si dice “tuttavia nell’ambito del presente piano si prevedono alcuni interventi volti a migliorare la vivibilità e la possibilità di fruizione degli ambiti di maggior pregio” cioè gli interventi M1, M2, M3 limitati al Centro Storico. A Cappella e Cuma-Fusaro sono palesi i molti problemi di mobilità e le loro conseguenze sulla salubrità del territorio, diversamente da quanto si afferma nella relazione descrittiva a pag. 64 “lungo l’itinerario via Cuma, via Fusaro, via Torre di Cappella, via Giulio Cesare, via Cappella, viale Olimpico che risulta essere meno critico dal punto di vista della congestione” valutazione del resto in contrasto con gli stessi dati forniti nel PUT.

Un caso per tutti che abbiamo seguito da vicino, è quella della viabilità nelle “frazioni di confine” in particolare a Cappella. Per la mancanza di adeguate aree di sosta e l’elevato traffico di mezzi pesanti e pubblici, su v.le Olimpico la situazione è insostenibile: per paradosso, col PUT si prevede di farvi passare anche gli autobus turistici e panoramici (pag. 64). Lo stesso sindaco ha riconosciuta tale problematica dovuta alla modifica unilaterale del PUT montese, impegnandosi durante l’Assemblea dei Cittadini di Cappella del 12/11/2012 ad affrontare tale criticità nel PUT in redazione e di cui però non abbiamo trovato traccia. Al forum del 21/01/2013 per la presentazione del piano, il nostro Coordinamento è intervenuto per chiedere chiarimenti al riguardo ed il sindaco ci ha risposto confermando l’impegno dell’amministrazione in merito e la necessità di un confronto istituzionale con i comuni di Monte di Procida e di Pozzuoli (per la rotonda di Lucrino). Ci domandiamo come saranno rappresentate tali problematiche e soprattutto quando, essendo oramai mesi che solleviamo tale questione.

Connessa a tale problematica, quella delle condizioni delle strade rilevate nello stesso PUT . Con delibera di giunta comunale n. 191 del 17/07/2012 sono stati stanziati 122.750 euro per il rifacimento di alcune strade (tra cui v. Giulio Cesare) e concessi a tali interventi, è previsto il ripristino dei marciapiedi e delle rientranze prime adibite a cassonetti su v. Cuma e v.le Olimpico. La gara d’appalto si è svolta il 04/10/2012 ed è stata aggiudicata in maniera definitiva con determina n. 774 del 08/11/2012. Sono passati quindi quasi tre mesi ma i lavori non sono ancora cominciati. Constatata la situazione, non sarebbe ora che l’amministrazione sollecitasse la ditta a cominciare i lavori ?

Un ultimo inciso per gli “interventi proposti in favore della mobilità ciclabile” in cui si legge a pag. 51 “sono attualmente esistenti due percorsi ciclo-pedonali: il primo nella parte nord del territorio comunale, costeggia il lago del Fusaro a sudest, dalla “Casina Vanvitelliana” fino al canale”. Se abbiamo ben compreso si parla della pista ciclabile del Fusaro. Non ci risulta però che sia aperta bensì dal 2009 ancora chiusa ed abbandonata al degrado, ai vandali, ai ladri. Il capitolo quindi continua “nel succitato piano è prevista la realizzazione di itinerario ciclabile che partendo da nord in prossimità del canale ovest del lago Fusaro, si ricongiunga all’esistente percorso sul Fusaro” in pratica la chiusura dell’anello della depredata pista ciclabile del Fusaro. E si chiude con “e dopo aver attraversato l’abitato lungo via Giulio Cesare e via Cappella fino al ricongiungersi col percorso esistente che costeggia il lago Miseno”. Sembra proprio il progetto di “bretella ciclabile” dell’ex sindaco Antonio Coppola, un qualcosa di così fantasioso che solo l’ex “imperatore di Baia” avrebbe potuto immaginare e di fatto si rivelò irrealizzabile. Chiediamo all’amministrazione di scendere dai sogni alla realtà ed i fondi stanziati per la mobilità ciclabile di utilizzarli per l’apertura della pista ciclabile del Fusaro, ovvero quel poco che ancora esiste.

 

Fusaro, 26/01/2013 il Coordinamento delle Periferie

 

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