SEPSA LA VERITA’ SUI FALSI CERTIFICATI E LA LATITANZA DEL MANAGEMENT.
Si è parlato in questi giorni che la categoria dei macchinisti e dei capitreno ha presentato certificati di malattia e consequenzialmente il servizio ferroviario si è fermato.
Risulta invece che solo il cinque per cento di questi lavoratori era in stato di morbosità. Se si tiene conto poi degli infortuni e delle malattie di lunga durata, la percentuale va ulteriormente abbassata.
Ordunque, cosa si è verificato. I lavoratori turnisti che devono prendere servizio anche alle quattro del mattino, hanno bisogno di potersi spostare dalla propria residenza abitativa a quella di servizio con l’ auto privata, in quanto la società Sepsa, non ha mai messo a disposizione del personale mezzi su gomma per “accompagnamento al lavoro”. A ciò si aggiunge, in questo momento critico del trasporto in Campania, anche la mancanza degli autobus per le note vicende che hanno colpito l’ Eavbus.
Intanto i dipendenti della Sepsa, stanno pagando le conseguenze di scellerate scelte del management aziendale e della politica regionale. Ci si interroga infatti, perché una volta informati della difficile situazione della mobilità di macchinisti e capitreno la società non ha provveduto ad istituire un servizio su gomma per la raccolta del personale che doveva prendere servizio. Si ricorda al proposito, che la Sepsa appartiene a Eav e a questo Ente è stato affidato in comodato d’uso l’intero parco macchine e il personale della fallita Eavbus.
Dunque, si parla sempre delle responsabilità del personale, di certificati facili e di malattie fasulle, e non si punta mai il dito verso chi ha le reali responsabilità di questo disastro del trasporto che si sta agonizzando nella Regione Campania.
geppo 6 dicembre 2012