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S.E.P.S.A. Sbloccati i fondi per pagare gli stipendi

S.E.P.S.A. Sbloccati i fondi per pagare gli stipendi.

Non è stato ancora ufficializzato dalla S.E.P.S.A., ma i fondi sono stati scongelati, per l’erogazione degli stipendi di novembre e della tredicesima mensilità. Potrebbero quindi, già da domani mattina (oggi 6/12/2012) partire i primi convogli sulle due linee ferroviarie gestite dalla Società di Via Cisterna dell’Olio.

Oggi intanto è stata una giornata terribile sul fronte della mobilità per tutto il comprensorio flegreo. Nessun treno è partito dal Deposito di Fuorigrotta e solo due mezzi su gomma hanno fatto servizio sul nostro territorio.

Un dramma che ci ha fatto tornare di oltre un secolo indietro, quando i cittadini di Bacoli e di Monte di Procida, non avevano altro mezzo di locomozione che le carrette e le gambe. Oggi i pendolari si sono mossi in gruppi utilizzando i mezzi privati.

Ma non è una soluzione che potrà durare per il futuro: il servizio di trasporto pubblico è un diritto irrinunciabile, e poco stanno facendo le autorità locali e centrali per la soluzione del problema, che sta causando enormi disagi ai cittadini e perdita di denari in particolare per coloro che hanno acquistato un titolo di viaggio mensile.

Intanto dopo gli stipendi di novembre e della tredicesima mensilità, non ci sono certezze per il futuro. Vetrella, l’assessore regionale ai trasporti, continua a ripetere come una litania giornaliera, che la causa del dissesto della Sepsa è da attribuire alle passate gestioni. Perché dunque la Regione Campania non comincia a fare luce sulle gestioni amministrative succedutesi negli anni.

Alla guida della Sepsa, per lunghissimi anni c’è stato l’avvocato Raffaello Bianco, fratello dell’ex Presidente di Forza Italia di Napoli il dottor Francesco Bianco. L’Avvocato beneficiava di due nomine, quella di Amministratore Delegato della Società e quella di Direttore Generale. Con due lauti stipendi. In particolare, nella lunga storia della Sepsa, la figura del direttore generale non è mai esistita poiché essa è stata sempre assunta dal direttore dell’esercizio. Dunque una nomina che appare superflua, in quanto la società aveva il suo buon direttore dell’esercizio.

Negli ultimi anni, ciò che ha pesato sulle casse aziendali, sono state una quantità di assunzioni, fatte peraltro senza concorsi o prove comparative come dispone la legge, per le aziende a partecipazione statale o regionale. Negli elenchi dei neo assunti, come ha fatto osservare il dottor Pepe, l’ex amministratore di Eavbus, risultano una quantità di “omonimie”.

Dunque l’assessorato ai Trasporti può indire un’indagine su cognizioni di fatti e non rimanere sempre nelle illazioni e nell’astratto. Siamo stanchi di ascoltare che le colpe sono degli altri e delle passate gestioni. Oggi la realtà è un’altra, con l’arrivo di Vetrella, è stato cancellato il trasporto pubblico locale e si paventano migliaia di licenziamenti oltre al già fallimento di Eavbus. E’ giunto quindi il tempo delle dimissioni e questo vocabolo deve essere chiesto con forza anche da chi ha la responsabilità amministrativa di questi territori.

geppo 5/12/2012

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