Rivive la flotta di Miseno “Scudo di Roma” sui mari
Era considerato lo “scudo di Roma” sui mari. Era la flotta imperiale romana che aveva il compito di tenere sotto controllo tutto il Mediterraneo
occidentale.
Per ben 5 secoli, dalla fondazione alla fine dell’impero romano d’occidente (14 a.C.-476 d.C.) ebbe la propria base principale e il comando centrale nel duplice bacino, marittimo e lacustre, di Miseno, all’estremità nord-occidentale del golfo di Napoli, praticamente al centro di quello che allora era chiamato Mare Nostrum.
Da alcuni anni, l’antica base della
potentissima Classis Praetoria Misenensis, per iniziativa della FederMediterraneo, è diventata uno dei più apprezzati e frequentati itinerari d’istruzione del programma didattico “Scuola & territorio”.
Per dare corpo a questo insolito e suggestivo percorso, sono state raccolte infinite notizie (fra l’altro, sono riemersi dalle nebbie del passato i nomi di decine di libarne, triremi, quadriremi, pentaremi e, persino, esaremi, navi ammiraglie a 6 ordini di rematori) che sono state messe in relazione a quanto della base resta dal punto di vista ambientale e archeologico: i due bacini portuali, le antiche pilae all’imboccatura del porto, il sacello degli Augustali e i 3 depositi di acqua potabile giunti fino ai nostri giorni (la superba Piscina mirabilis, le Centum cellae della villa di Quinto Ortensi Ortalo passata a Nerone e la grotta della Dragonara). Siti archeologici “minori” resi grandi da una grande storia, pressoché ignorata dai libri di testo.
Primo Augusto, ultimo Romolo Augustolo
A Miseno Ottaviano si spartì il nascente impero con gli altri due triumviri e, dopo quasi 500 anni, la flotta misenate accompagnò l’ultimo imperatore, Romolo Augustolo, sull’isolotto di Megaris, a Neapolis, dove fu consegnato agli Eruli
di Odoacre.
Ma la Classis imperiale non si arrese agli invasori: circumnavigò la penisola e raggiunse Ravenna dove si unì alla flotta d’oriente, Utilizzando il racconto degli storici latini Svetonio, Tacito e Dione Cassio, gli animatori culturali di “Scuola & territorio” ricostruiscono quello che il giornalista-scrittore Massimo Fini definisce un “delitto di Stato” di 20 secoli fa: la rocambolesca e travagliata soppressione di Agrippina Minore,
moglie di Claudio e madre di Nerone, per volere del figlio.
Il prefetto della flotta Aniceto fece costruire nei bacini di Miseno una nave trappola, che
avrebbe dovuto spaccarsi in due durante la navigazione facendo sparire nei flutti la ingombrante imperatrice. Le cose, però non andarono lisce: la nave si
piegò soltanto su un lato e Agrippina fu sbalzata in mare, riuscendo a fuggire nella sua villa di Lucrino. Lì, poi, fu raggiunta da Aniceto e dai suoi che la
finirono a colpi di bastone.
Da Monte di Procida a Punta Pennata
L’itinerario didattico si snoda dalla terrazza di Montegrillo (con il suo panorama mozzafiato sull’intero golfo di Napoli e sulle isole flegree), a Monte di Procida, fino all’isolotto di Punta Pennata (sede del prefetto della flotta), ai resti dell’antico tempio degli Augustali semi affondato nell’acqua salmastra per il bradisismo, alla Piscina mirabilis (il più grande deposito idrico di epoca romana fino a oggi rinvenuto) sulla collinetta di Zampino per concludersi nelle viscere tufacee del centro storico di Bacoli, nei piccoli e suggestivi locali delle Centum cellae, dove l’ombra del sottosuolo è improvvisamente squarciata dalla luce del sole e dalla luminosità del mare antistante il Capo
Miseno che abbagliano ed entusiasmano da una improvvisa terrazza che si affaccia sulla costa.
Come imbarcarsi in un sogno
Per coordinare la partecipazione dei gruppi scolastici al programma la FederMediterraneo ha allestito un portale Internet e una “centrale
operativa”. L’indirizzo Web è: http://www.scuola-territorio.too.it. E’ stata attivata anche
una rete telematica, che dirama una Newsletter settimanale e offre interessanti
servizi (data base, archivio di foto e di testi, calendario collettivo, sondaggi
e altro) con un sito di riferimento all’indirizzo: http://it.groups.yahoo,com/group/scuola-territorio.
L’abbonamento è gratuito. Questi i recapiti della “centrale” (dove
possono essere richieste informazioni o prenotate visite e iniziative): telefoni
081-8540000 e 081-5795242, radiotelefoni 338-3224540 e 347-4474322, posta
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