In questi giorni è in corso una fitta corrispondenza tra il Comune di Monte di Procida e la Prefettura di Napoli.
In particolare sono state più volte chieste spiegazioni all’Amministrazione Iannuzzi circa procedure poco chiare da cui emergono palesi profili di illegittimità.
Svolta Popolare ha sempre avuto tra i principi cardine della propria azione politica il rispetto della legalità, delle regole democratiche, del confronto civile, il senso della responsabilità politica e amministrativa, qualunque sia il ruolo istituzionale che ognuno ricopre.
Abbiamo più volte espresso il rifiuto di ogni forma di clientelismo amorale e di ogni forma di illegalità in materia di lavoro e di distribuzione delle risorse pubbliche e siamo sempre stati attenti ai requisiti che la legge impone nella redazione dei bilanci comunali.
Oggi che il Prefetto,gli uffici e/o i funzionari alle sue dipendenze prendono atto che a Monte di Procida è in atto una costante e continua erosione della legalità che lede e ferisce le legittime aspettative di tutti i cittadini onesti, siamo soddisfatti perché la nostra azione politica ha portato i seguenti risultati:
Innanzitutto si pone un freno ad una maggioranza che ormai sembrava pericolosamente avviata a tutta velocità verso una strada costellata da una clientelare gestione della cosa pubblica;
La nostra azione a favore della trasparenza e della legalità portata avanti con tenacia ed ostinazione,lontana da clamori ed inutili sensazionalismi, comincia finalmente a mostrare i suoi frutti concreti evidenziati da organi ufficiali dello Stato (la Prefettura) pertanto super-partes e insindacabili.
Le censure e le richieste di informative giunte dalla Prefettura riguardano la gestione delle strutture pubbliche e la regolarità delle procedure concorsuali, gli accertamenti ancora in itinere, condurranno a nostro avviso ad accertare definitivamente la dolosa preordinazione di una serie di atti, che spostano le risorse pubbliche dalla collettività per indirizzarle a senso unico verso un ristretti numero di prescelti.
Il regolamento per l’affidamento della Villa al “Cercone”( cosiddetto “Parco del Benessere” pomposamente etichettato così per distogliere l’attenzione dei montesi dalla sua “particolare” gestione”) è un offesa a tutti i cittadini onesti del nostro Comune, ed è uno sfregio a chi cerca lavoro dopo una vita onesta di studio e formazione professionale, in quanto è probabilmente un vestito cucito su misura e non permette a tutti i giovani montesi di concorrere con le stesse armi e le stesse possibilità.
Tutto ciò in un momento di grande crisi economica e sociale in tutta la Nazione,una crisi che imperversa soprattutto al SUD e non risparmia i Comuni Flegrei: come potrà l’amministrazione Iannuzzi spiegare ai tanti giovani illusi durante le varie campagne elettorali l’affidamento di alcune strutture-spazi a Monte di Procida senza concorso pubblico ma con affidamenti diretti e particolari?E come potrà giustificare dei bandi evidentemente cuciti su misura?
L’opposizione consiliare ormai non è più sola,e limitata ai soli membri di Svolta Popolare visto che anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno denunciato le nostre stesse cose ed hanno preso fortemente le distanze da queste azioni scellerate.
In un’epoca in cui la politica, a tutti i livelli, sta offrendo un pessimo spettacolo dando dimostrazione di spregio per le regole e per la morale pensiamo che tutti abbiamo il diritto-dovere di chiedere che vengano rispettate le regole affinchè la legge sia veramente uguale per tutti.
Svolta Popolare