NAPOLI – Doveva essere la notte di Vargas, è stata la notte di Vargas. Difficilmente il talento cileno dimenticherà la sfida con l’Aik Solna: inseguiva da gennaio il suo primo gol ufficiale in maglia azzurra, ne ha trovati tre tutti in una volta. E’ cominciata così nel migliore dei modi l’avventura del Napoli in Europa League: travolta 4-0 al San Paolo (in gol anche Dzemaili nel finale) quella che viene definita la Juve di Svezia al termine di una partita comunque difficile e impegnativa, soprattutto perché affrontata con dieci undicesimi nuovi rispetto alla sfida di campionato di domenica con il Parma. Mazzarri (squalificato, in panchina il suo vice Frustalupi) non aveva nemmeno convocato Campagnaro, Maggio, Inler e Cavani e si è affidato al Napoli due, con Aronica capitano. La partita si è messa subito nel verso giusto perché Vargas ha sbloccato il risultato in avvio (assist di Gamberini) e si è definitivamente chiusa nella ripresa quando il cileno ha timbrato altre due volte il cartellino prima su invito di Insigne, poi su un altro di Hamsik. La standing ovation che gli ha concesso Frustalupi nel finale è stata più che meritata.
HAMSIK – Serata da dimenticare in fretta invece per Hamsik, che – dopo essere entrato in campo a inizio ripresa – si è fatto espellere a un quarto d’ora dal termine per un ingenuo fallo di reazione nell’area di rigore del Napoli. Lo slovacco ha capito subito di aver sbagliato e uscendo dal campo ha chiesto anche scusa ai tifosi.
EL KADDOURI E INSIGNE – Non è stata brillante neanche la serata del debutto per El Kaddouri, in campo nei primi 45 minuti ma apparso ancora avulso dai meccanismi tattici di Mazzarri. Pochi lampi per lui e una sostituzione all’intervallo meritata. Chi invece ha strappato ancora una volta applausi è stato Insigne, in campo fino alla fine: per lui numeri, serpentine, assist. Il talento di Frattamaggiore ha provato anche un gol con piroetta dal limite, quasi simile a quello segnato da Oscar del Chelsea a Buffon: il suo destro è uscito solo di pochi centimetri.
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