VARSAVIA – Due gol di un Balotelli stratosferico affossano la Germania e portano l’Italia in paradiso. Gli azzurri di Prandelli battono la favorita Germania per 2-1 e volano come in un sogno nella finale degli Europei contro la Spagna, un traguardo inaspettato che alla vigilia neanche i più ottimisti potevano prevedere. E invece, ancora una volta, la Germania se ne va a casa, battuta dalla sua bestia nera, travolta da una squadra che non batte dal ’62 tra Mondiali e Europei. Si ripete l’incanto del 2006, tornano i cori dei White Stripes, le bandiere in piazza, le lacrime dei tifosi, la gioia irrefrenabile degli azzurri in campo. Dopo l’Inghilterra, l’Italia supera anche la grande Germania. Sei anni dopo l’urlo di Grosso e il gol di Del Piero – due schiaffi che sono come una cicatrice ancora aperta nel cuore tedesco -, stavolta è toccato a Balotelli far saltare in piedi un paese intero. Cambiano i protagonisti, non il risultato. Resta intatto il gusto dolcissimo di un trionfo conquistato con merito, al termine di una partita giocata in modo praticamente perfetto dagli eroici azzurri, condotti dal maestro Prandelli che si è divertito a prendersi gioco del gettonatissimo Loew.
ABATE FUORI – Vigilia complicata per Prandelli deve rinunciare ad Abate per infortunio e allo squalificato Maggio, al suo posto in campo Balzaretti sulla destra. Linea difensiva completata da Barzagli e Bonucci con Chiellini spostato sulla sinistra. A centrocampo De Rossi – in campo nonostante il problema al nervo sciatico -, Marchisio e Pirlo. In avanti Cassano (per la quinta volta di fila titolare) e Balotelli, supportati da Montolivo. La Germania, reduce da quindici vittorie di fila, si presenta con il solito 4-2-3-1 con Gomez in avanti preferito a Klose e l’acciaccato Schweinsteiger a centrocampo. Muller in panchina, al suo posto gioca Kroos.
PRIMO TEMPO, SUPER BALOTELLI – Al 5′ primo brivido del match di marca tedesca a causa di un’indecisione di Buffon che, a seguito di un angolo, lascia andare un pallone pericoloso sul quale si avventa Hummels: Pirlo sulla linea salva gli azzurri. Passano sette minuti e un clamoroso buco difensivo dell’Italia su cross di Boateng per poco e non costringe Barzagli all’autogol. L’Italia soffre l’intraprendenza di una Germania tonica e veloce che trova spesso spazio nelle vie centrali grazie ad un Ozil in serata. L’Italia si affida ai lanci lunghi di Pirlo per Balotelli che però si scontra sempre contro il muro difensivo eretto dal colosso Hummels. La prima fiammata azzurra porta la firma di Montolivo che scalda i guantoni di Neuer al 17′ con un tiro dal limite. Un minuto dopo è ancora Italia con un tentativo di Cassano dalla distanza bloccato a terra dal portiere del Bayern Monaco. Al 20′ l’Italia passa con Balotelli che di testa insacca surclassando Badstuber e sfruttando al meglio un cross al bacio di Cassano, liberatosi sulla sinistra di due avversari con una magia. La reazione della squadra di Loew, per la prima volta sotto nel risultato in questi Europei, tarda ad arrivare. L’Italia controlla con ordine, evitando di scoprirsi. Al 27′ è Ozil a cercare una conclusione dal limite troppo debole per impensierire Buffon. Al 34′ Boateng supera Chiellini e mette in area un cross teso sul quale Balzaretti anticipa di un soffio l’accorrente Podolski. La squadra di Prandelli soffre il pressing tedesco a tutto campo ma con Montolivo ha la palla del possibile raddoppio che il trequartista sciupa tergiversando troppo davanti a Neuer. Buffon continua a fare miracoli, deviando in angolo un bolide dalla distanza di Khedira destinato al ‘sette’. La partita è tesa, vibrante, bellissima. Al 36′ Balotelli manda in estasi i tifosi italiani infilando per la seconda volta la porta avversaria con un gol da antologia: lancio dalla trequarti di Montolivo che pesca l’attaccante del City in beata solitudine. La conclusione è devastante e lascia di sasso Neuer. SuperMario si toglie la maglietta e mostra i muscoli in una posa plastica prima di venire ‘travolto’ dai compagni di squadra. L’Italia è avanti 2-0 all’intervallo. La Germania è confusa e alle corde, punita dal cinismo di una squadra, quella di Prandelli, capace di capitalizzare al meglio tutte le occasioni da gol create. La doppietta di Balotelli (a proposito, gli ultimi due gol di un attaccante azzurro agli europei risalgono al ’96, autore Casiraghi contro la Russia) decide un primo tempo giocato su ottimi livelli.
CHE SOFFERENZA NELLA RIPRESA! – Nella ripresa Loew prova a dare la scossa ai suoi inserendo Reus e Klose per gli anonimi Podolski e Gomez. L’inizio della Germania è incandescente. Lahm e Khedira si divorano il gol del 2-1, l’Italia è schiacciata nella propria trequarti e non riesce ad uscire. Bonucci al 57′ è provvidenziale in anticipo su Klose, la spinta tedesca è costante. Prandelli toglie Cassano per inserire Diamanti. Balotelli si libera per il tiro al 60′ ma difetta di mira calciando a lato. La stanchezza si fa sentire sulle gambe degli azzurri che hanno potuto godere di due giorni in meno di riposo rispetto agli avversari. Al 62′ Buffon si esalta per l’ennesima volta andando a deviare sulla traversa una punizione velenosa calciata da Reus. Gli azzurri effettuano il secondo cambio del match: fuori Montolivo, dentro Thiago Motta. La partita ora si gioca sul filo delle emozioni. L’Italia punta sulle veloci ripartenze per tentare il gol della sicurezza ma Marchisio al 67′ sciupa tutto calciando a lato da ottima posizione. Balotelli, intanto, deve arrendersi ai crampi a venti minuti dalla fine, in campo ci va Di Natale. Al 76′ ancora Marchisio sbaglia tutto cercando egoisticamente la via del gol da posizione defilata anzichè servire Di Natale solo davanti a Neuer. Diamanti, De Rossi e Di Natale mettono ancora i brividi alla retroguardia tedesca ormai semideserta. In avanti la Germania si affida ai lanci lunghi sperando invano di sfruttare i centimetri di Klose, tenuto a bada da Bonucci e Barzagli. Negli ultimi dieci minuti l’Italia si limita a controllare una partita ormai saldamente in mano. L’ultimo brivido lo regala nel recupero un fallo di mano in area azzurra di Balzaretti che l’arbitro punisce con un rigore trasformato da Ozil. Gli ultimi tre minuti si vivono in apnea, poi, al triplice fischio, la festa può cominciare. L’Italia è in finale con merito.
fonte www.corrieredellosport.it