Il Klaus Miseno abbassa le serrande. Lo storico ritrovo di tanti giovani chiude i battenti a causa del mancato rinnovo del contratto. Dodici anni di vita che hanno portato questo bar da spiaggia a diventare un’icona di Miseno e di Bacoli. Dopo dodici anni di chiacchiere, di musica, di caffè, di aperitivi, di sole, di tramonti, di vento, di pioggia, di nevem Klaus chiude, ma lo fa con lo spirito di sempre: in allegria. Così tutti gli assidui frequentatori lo vogliono ricordare, come un posto dove è stato possibile essere allegri con poco. Il Klaus non era solo un bar dove affogare in un cocktail ansie o paure del quotidiano, ma anche un poste dove studiare, dove alcuni si ispiravano . Parlare al passato è d’obbligo, perchè quella sfavillante esperienza, che ha riempito il concetto “movida” di ricerca, innovazione, sperimentazione e naturalmente divertimento, è ormai, purtroppo, giunta al capolinea. “Sento il bisogno e il dovere di ringraziare – afferma il creatore di Klaus, Claudio Veca – tutti voi amici, clienti, musicisti, STAFF, tutti coloro che hanno collaborato artisticamente ed in qualsiasi modo, la mia famiglia, la mia ragazza, i miei fornitori, i proprietari della struttura che mi hanno dato l’opportunità di potermi esprimere e farmi conoscere dandomi in gestione questo posto. Ho gestito questo posto con tutte le mie forze e capacità e soprattutto tutto l’amore che ho sia per questo lavoro che per questo paese, cercando di dare valore a tutte le sue risorse, con eventi, immagini, situazioni,colori e musica, cercando di dare qualcosa, qualche emozione a chiunque l’abbia frequentato. Indubbiamente avrò fatto anch’io molti errori, ma senza rendermene conto e per questi, chiedo di accettare le mie scuse, in fondo sono un umano anch’io, ma ringrazio soprattutto chi me li ha fatti notare, facendo in modo che potessi correggermi e magari non ripeterli. Fatto sta che è stato un luogo che mi ha fatto conoscere un mare di belle persone. Per me, in questo luogo, il lavoro, è sempre stato al secondo posto, al primo c’è stato e c’è l’amore di esserci, di curarlo ed amarlo. Grazie al luogo e soprattutto a tutti voi ho avuto delle bellissime emozioni e soddisfazioni che porterò per sempre nel mio cuore. Spero solo di lasciare un bel ricordo nella storia di Miseno”. Ora la struttura passa in mano ai proprietari originari.
Enzo Lucci