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Un ponte per i pedoni, unira’ Procida con l’isolotto di Vivara

PROCIDA – Uno spiraglio per l’apertura dell’isolotto di Vivara alla gente. Il ponte che lo unisce a S. Margherita non sarà più, come attualmente, una semplice passerella per sostenere le tubazioni dell’acquedotto del Serino che rifornisce Ischia di acqua potabile, ma potrà essere utilizzato anche dai pedoni.

Sarà possibile appena il Comune di Procida otterrà dalla Regione la gestione d’uso della struttura. L’intoppo burocratico che finora impediva il passaggio delle persone sul ponte è stato superato nell’apposita conferenza dei servizi, chiesta dal sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto, con un accordo tra i vari soggetti istituzionali.

Alla riunione sono intervenuti l’avvocato Mariano Cascone, presidente della fondazione «Albano Francescano», ente proprietario dell’isolotto, il sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto, rappresentanti di Regione e Soprintendenza e l’avvocato Daniele Russo, in rappresentanza del comitato di gestione della riserva vivarese, presieduta da Maurizio Marinella.

La decisione di convocare il summit è stata provocata da un problema pratico che è venuto drammaticamente al pettine: la necessità di mettere in sicurezza degli antichi edifici rurali dell’isolotto, la maggior parte risalenti al 1700, che minacciano di crollare. Sul ponte, definito dalla Regione «passerella portatubi», non è consentito il passaggio di persone, macchinari e automezzi. Così Cascone a nome della Fondazione si è rivolto alla Capitaneria di Porto dell’isola per avere il permesso di attracco di un pontone o di un barcone. Ma anche questo per motivi di sicurezza è stato negato.
fonte Il Mattino.it

«Da qui la nostra pressione sul Comune a che si facesse carico del problema». E il sindaco si è preso questa nuova responsabilità. Capezzuto, come concordato in riunione, chiederà subito la gestione d’uso del ponte, «anche perché – spiega – la possibilità “tecnica” di farvi transitare le persone è indispensabile per aprire l’isolotto alla gente. L’unico nuovo problema da superare è l’innalzamento di dieci centimetri della attuali transenne di protezione, per motivi di sicurezza. Mi auguro che l’iter burocratico possa essere accelerato al massimo, perché covo una segreta speranza: aprire Vivara ai visitatori in occasione della America’s Cup».

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