Dopodomani segnerà un importante svolta per la sicurezza delle infrastrutture pubbliche nei Campi Flegrei, con l’apertura dei primi cantieri dedicati alla messa in sicurezza delle scuole locali. Lo ha annunciato il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, durante la 7a Giornata nazionale della prevenzione sismica.
In un arco temporale di soli 8-10 mesi, il governo ha varato due decreti legge e stanziato 500 milioni di euro per mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche in un’area particolarmente complessa dal punto di vista geologico. I Campi Flegrei rappresentano un territorio unico, caratterizzato dalla convergenza di tre rischi distinti: sismico, vulcanico e bradisismico.
Musumeci ha sottolineato l’importanza non solo degli interventi strutturali, ma anche di una strategia di prevenzione che coinvolga direttamente i cittadini, in particolare i giovani. Il ministro ha proposto un progetto ambizioso che prevede il coinvolgimento di 100 volontari in tutta Italia – tra ingegneri, architetti, geologi e professionisti della protezione civile – per portare l’educazione al rischio direttamente nelle scuole.
“La prevenzione strutturale è essenziale, ma altrettanto importante è la prevenzione non strutturale“, ha dichiarato Musumeci. L’obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni attraverso strumenti innovativi come fumetti e incontri diretti, già sperimentati con successo in passato.
L’iniziativa nei Campi Flegrei si inserisce in un più ampio programma nazionale di prevenzione sismica. Il primo stanziamento è di 350 milioni di euro, con una prospettiva che guarda almeno ai prossimi dieci anni. Inoltre, è in discussione un emendamento alla manovra finanziaria che prevede ulteriori 100 milioni di euro fino al 2029 per la messa in sicurezza del patrimonio privato.
Nonostante le potenziali criticità e le polemiche sollevate dai sindaci locali, Musumeci si mostra concentrato sull’obiettivo: iniziare concretamente a utilizzare le risorse stanziate, dimostrando un approccio pragmatico e lungimirante alla gestione del rischio territoriale.
L’avvio dei cantieri rappresenta dunque un primo, significativo passo verso una maggiore sicurezza e consapevolezza nelle aree a rischio, con l’obiettivo di proteggere non solo le infrastrutture, ma soprattutto le comunità che le abitano.