Vincenzo (Vinnie) Illiano che ha partecipato a 5 maratone di New York dal 2017 a quest’anno in cui ha stabilito la migliore prestazione con 3 ore, 39 minuti e 12 secondi. Stiamo parlando di un ragazzo originario di Cappella che
Il vero artefice di questa grande avventura si chiama Vincenzo Illiano nato a Cappella di Monte di Procida il 3 Gennaio 1918 ,sommergibilista, meccanico d’altri ,quando i pezzi venivano fatti dai meccanici stessi, armiere, titolare di una cava di tufo, oggi si direbbe self made man, figlio di Antonio e Giuseppina Abbate, contrae matrimonio il 28 settembre 1947 con Maria Giuseppa Palumbo (Cestarella),figlia di Mimi ed Emanuela Di Francia di Monterusso a Pozzuoli. Giuseppina Palumbo da’ alla luce: Antonio, Gino, Fausto Genesia, Milena, Claudia, Tecla e Fulvia. La frazione di Cappella negli 60/70 veniva chiamata la”striscia di Gaza” per la sua situazione particolare :divisa tra i comuni di Bacoli e Monte di Procida come un territorio “irridento”. In seguito il valente latinista Michele Sovente ha da”cappellesse” al linguaggio ancestrale del sito.
Un valore aggiunto ,inoltre per tutta la famiglia Illiano e’ rappresentato dal Prof.Antonio Illiano ,eccezionale rappresentante di letteratura comparata che subito dopo la laurea presso l’università Federico Il di Napoli nel 1963 fu subito”bloccato” dalle Universita’degli Stati Uniti per l’insegnamento della letteratura italiana. Antonio figlio di Fausto ,fratello maggiore di Vincenzo, era dirigente dell’ufficio anagrafe del Comune di Monte di Procida A quell’epoca chi vi scrive aveva appena undici anni ,ma ricordo che insieme a mio padre Vincenzo lo accompagnammo al porto di Napoli per prendere il transatlantico Giulio Cesare che lo avrebbe portarto negli Stati Uniti, per la prima volta presso l’Universita’ dell’illinois, da dove avrebbe intrapreso una carriera luminosa, terminata con la sua dipartita presso l’universita’ di Chapel Hill nel North Carolina,ironia della sorte Chapel Hill significa “collina di Cappella” cioe’ Monte di Procida. Un particolare supporto alla sua carriera lo diede la moglie Elfriede ,di origine tedesca della Foresta Nera, specialista per il recupero di tossicodipendenti.
Tecla considerata la”Fausto in gonnella” ha dato manforte alle attivita’ di zio Attilio ,zio Gerardo e allo stesso Fausto con umilta’. Fausto ,terzogenito di 8 figli di Vincenzo aveva conseguito la maturità classica presso le Scuole Pie Napoletane, ma nel contempo dava manforte alle attività della famiglia come presso l’ Armeria spostata da Cappella al viale Olimpico e nel frattempo si era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Napoli. Ma, nel 1978 Fausto decide di partire per gli Stati Uniti ove dagli anni sessanta ci sono gli zii materni Attilio e Gerardo Palumbo con attività di ristopizzeria ben avviate. L’inizio non e’ semplice, ma a Fausto la volontà non manca e dopo poco tempo di collaborazione con gli zii riesce a fare pizze con la stessa velocità e bravura con cui puliva e smontava armi e pistole con maestria. Dopo un’efficiente gavetta a supporto degli zii nel 1985 apre al pubblico il suo primo locale Illiano’s Restaurant West Park Avenue in Ocean New Jersey 07712.
Intanto Fausto ,il 20.09 1981 aveva sposato una cittadina originaria di Monte di Procida:LetiziaScotto di Santolo. La coppia mette al mondo quattro figli: Vincenzo il 21 Aprile 1982, Anthony il 31.8.1984, Stefano il 12 luglio 1987 e Sabrina il 13 Febbraio 1993.
Iliano’s Restaurant diventa cosi’ la vera”miniera” per educare e far studiare i propri figli.
Cosi’ nel tempo si laureano Vincenzo alla New York University che diventerà un affermato broker dell’alta finanza, cosiccome Stefano che si laurea alla Layala University e Sabrina alla Sant John University mentre Anthony si laurea alla Manahattan University:tutti si laureano vincendo la borsa di studio e solo Anthony gestisce una compagnia di marketing che nell’ultimo periodo ha supportato Sir Bob Kennedy junior nella campagna presidenziale. Il piu’ atleta dei quattro e’ Vincenzo (Vinnie)che ha partecipato a 5 New York Marathon dal 2017 a quest’anno in cui ha stabilito la migliore prestazione con 3 ore, 39 minuti e 12 secondi. Nonostante la sfortunata avventura sul suolo americano di Antonio ,figlio primogenito di Vincenzo, spentosi una decina di anni fa per un male incurabile ,la Saga della famiglia Illiano. Continua anche con i figli di Antonio :Fabio e’ un valente skipper velico, Mauro uno chef di alto spessore .Inoltre i due virgulti figli di Antonio persero in un incidente stradale sulla salita di Monte di Procida il fratello maggiore Vincenzo nel 1986 mentre in seguito rimasero orfani della madre Antonietta, colpita da un ferale melanoma. Emanuele Peluso, orfano di Antonio, dipendente regionale e figlio di Genesia opera nel settore elettronico con bravura.
Vincenzo Illiano articolo di Gino Illiano