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Uno sparo nel silenzio: la tragedia al Cercone del 17enne Domenico Carannante

Il 23 ottobre del 1952, Monte di Procida fu teatro di un tragico evento di cronaca che ancora oggi risuona nella memoria dei nostri concittadini più anziani.

Un giovane di diciassette anni, Domenico Carannante, perse la vita in circostanze misteriose e drammatiche.

Secondo le cronache dell’epoca, il corpo senza vita di Domenico fu scoperto nel tardo pomeriggio di giovedì 23 ottobre, in località Cercone, in un’area che si estendeva tra l’inizio di via Filomarino e via Salita Torregaveta, più o meno all’altezza del belvedere. A quel tempo, quella zona era quasi interamente caratterizzata da terreni coltivati, con giardini di agrumi e altri alberi da frutta. Il giovane presentava una ferita da arma da fuoco all’addome, circostanza che inizialmente destò grande preoccupazione e sconcerto tra i montesi.

I carabinieri della locale stazione, prontamente intervenuti sulla scena, avviarono immediatamente le indagini per far luce sull’accaduto. Dopo i primi accertamenti, emerse che si era trattato di un tragico incidente di caccia, una pratica all’epoca molto diffusa a Monte di Procida.

La notizia della morte di Domenico si sparse rapidamente, gettando nello sconforto l’intera comunità di Monte di Procida. La giovane età della vittima e le circostanze della sua scomparsa resero l’evento particolarmente doloroso per tutti i montesi.

Dopo gli accertamenti, il corpo di Domenico fu trasportato al cimitero di via Torrione, dove si tennero i funerali nei giorni successivi, offrendo alla popolazione montese l’opportunità di rendere omaggio al giovane e di mostrare solidarietà e vicinanza alla famiglia colpita dal gravissimo lutto.

R.i.p Domenico 🙏

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