Buone notizie per Monte di Procida: sono finalmente iniziate le indagini tecniche per il recupero di Villa Matarese.
Il sindaco dí Monte di Procida, Salvatore Scotto di Santolo, ha annunciato oggi su Facebook l’avvio dei lavori preliminari, segnando il primo passo verso la riapertura di uno dei luoghi pubblici più amati del territorio.
Come promesso durante la campagna elettorale, il primo intervento riguarda le indagini geologiche e geofisiche, con l’obiettivo di garantire la messa in sicurezza della struttura. Tra le tecniche utilizzate c’è la tomografia elettrica di resistività, uno strumento avanzato che permette di analizzare il sottosuolo, individuando la composizione dei materiali e le possibili criticità. In particolare, questa tecnica è utile per identificare eventuali dissesti idrogeologici che potrebbero mettere a rischio la stabilità della Villa.
Queste indagini sono essenziali per la progettazione degli interventi futuri, assicurando che ogni lavoro sia eseguito con la massima attenzione alla sicurezza e alla durabilità della struttura. Dopo anni di trascuratezza, Villa Matarese presenta danni significativi, causati soprattutto da infiltrazioni d’acqua che hanno corroso il terreno, creando vuoti preoccupanti sotto l’ingresso e lungo parte del giardino.
Uno degli aspetti più critici emersi è proprio la presenza di un grande vuoto sotterraneo all’ingresso principale della Villa, in Via Filomarino, nonché in parte del giardino circostante. Le infiltrazioni hanno eroso il terreno, generando una “voragine” che, se non affrontata, avrebbe potuto compromettere ulteriormente la stabilità dell’intero complesso. Il sindaco ha sottolineato come sia cruciale comprendere l’ampiezza del danno per pianificare le giuste soluzioni di recupero.
Nonostante la complessità e la lunghezza del percorso, questo primo passo rappresenta un impegno concreto per la rinascita di Villa Matarese. La volontà dell’amministrazione comunale è chiara: restituire alla comunità un bene prezioso, preservandolo per le future generazioni.
Il progetto di recupero sarà lungo e complesso, ma la partenza è avvenuta con il piede giusto, grazie a un lavoro accurato e scientifico sulle fondamenta stesse della Villa.