Un’operazione congiunta condotta dalla Forestale e dai Carabinieri ha portato al sequestro di un’area di 8.000 metri quadrati a Monte di Procida. L’intervento ha rivelato una serie di gravi violazioni ambientali che hanno alterato significativamente il paesaggio e l’ecosistema locale.
Secondo quanto emerso dalle indagini, nell’area in questione erano stati effettuati importanti sbancamenti e realizzati terrazzamenti senza alcuna autorizzazione. L’operazione illegale ha comportato lo sradicamento di diverse specie vegetali autoctone, tra cui ailanto e agrumi, sostituendole con altre specie come frassino, gelso e leccio.
Le autorità hanno riscontrato che questi interventi non autorizzati hanno provocato modifiche sostanziali all’orografia del territorio e alterato il naturale deflusso delle acque piovane. Ciò che rende particolarmente grave la situazione è che l’area interessata si trova in una zona classificata a protezione integrale, soggetta a rischio frana di livello medio e sottoposta a vincoli sismici e idrogeologici.
Gli interventi sono stati realizzati in totale assenza delle necessarie autorizzazioni, compreso il fondamentale nulla osta dell’Ente Parco dei Campi Flegrei, violando così numerose normative ambientali e di sicurezza.
Francesco Maisto, presidente dell’Ente Parco Campi Flegrei, ha reagito con fermezza a questo grave episodio: “Non consentiremo più a nessuno d’incidere sull’aspetto naturalistico e sul paesaggio che intendiamo tutelare. Così come contrasteremo con forza la sottrazione di superficie permeabile dell’ecosistema“.
Le autorità competenti continuano a monitorare la situazione e promettono azioni decisive per prevenire futuri abusi.