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Il mito di Maria Puteolana, eroina dei Campi Flegrei e simbolo di emancipazione femminile

Nel cuore dei Campi Flegrei del XIV secolo, emerge una figura straordinaria che sfida le convenzioni del suo tempo: Maria Puteolana, considerata da molti la prima donna soldato della storia occidentale. Nata intorno al 1320 a Pozzuoli, questa eroina semi leggendaria ha lasciato un segno profondo nella storia e nel folklore italiano.

Sin dall’infanzia, Maria si distingueva per la sua natura “virile”, come descritto dalle fonti dell’epoca. Già da adolescente, abbracciò la vita militare, dimostrando una forza ed un coraggio fuori dal comune. Il suo nome iniziò a diffondersi in tutta Italia intorno al 1335, guadagnandosi la reputazione di “nuova amazzone di singolarissima forza”.

Il poeta Francesco Petrarca, che ebbe l’opportunità di incontrarla nel 1341, rimase profondamente colpito da Maria. La descrisse come una “virago”, termine che sottolineava la sua forza fisica e il suo carisma, pur mantenendo la sua femminilità. Petrarca notò il suo “corpo da militare piuttosto che virgineo” e la sua “robustezza da farla invidiare dai più cospicui guerrieri”.

Maria si distingueva non solo per la sua forza fisica, ma anche per il suo nobile animo e la sua dedizione alla castità. Le fonti raccontano che preferiva le armi alle attività femminili tradizionali: “non trattava le tele, ma i dardi; non gli aghi e gli specchi ma gli archi e le spade”. La sua vita era dedicata all’arte della guerra, combattendo con ferocia contro i nemici di Pozzuoli.

La guerriera puteolana era nota per la sua resistenza straordinaria. Si dice che tollerasse “con incredibile pazienza la fame, la sete, il freddo, il caldo, la veglia, la stanchezza”, guadagnandosi il soprannome di “Bellatrice”. Spesso dormiva all’aperto, armata, usando il suo scudo come cuscino quando si concedeva un breve riposo.

Nel contesto storico del dominio angioino in Campania, Maria emerse come una figura chiave nella difesa di Pozzuoli contro gli attacchi degli Aragonesi e dei pirati. La sua leadership e il suo coraggio ispirarono molti, sfidando le aspettative di genere dell’epoca.

La leggenda narra che Maria morì in battaglia nel 1364, a causa di una ferita riportata durante un combattimento. La sua morte eroica ha contribuito a cementare il suo status di figura leggendaria, paragonata spesso ad altre guerriere storiche come Giovanna d’Arco.

Oggi, Maria Puteolana rimane un simbolo potente di forza femminile e determinazione. La sua storia, tramandata attraverso i secoli, continua ad ispirare e affascinare. A Pozzuoli c’è una strada che porta il suo nome, testimoniando lo straordinario impatto che ha avuto sulla cultura locale.

La figura di Maria Puteolana ci ricorda che le donne hanno sempre svolto ruoli cruciali nella storia, anche in contesti tradizionalmente maschili. La sua vita, sebbene avvolta nel mistero e nella leggenda, rimane un grande esempio di coraggio e resilienza, che continua a risuonare con le generazioni moderne.

 

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