Il 5 agosto 2024, il consiglio comunale di Procida ha preso una decisione storica: la revoca della cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini esattamente un secolo fa, il 22 maggio 1924. Un atto simbolico approvato all’unanimità dai consiglieri comunali che rappresenta un significativo gesto di dissociazione dal passato fascista dell’Italia.
Nel 1924, due anni dopo la marcia su Roma e l’ascesa al potere del Partito Nazionale Fascista, numerosi comuni italiani concessero la cittadinanza onoraria a Mussolini. Procida non fece eccezione, assegnando questa onorificenza in un clima di esaltazione ideologica che pervadeva il Paese. Ma, come sottolineato dal sindaco Dino Ambrosino, questo conferimento avvenne senza alcun legame specifico con l’isola di Procida.
L’unico episodio che collega Mussolini a Procida risale al 1939, quando un Regio Decreto del 12 maggio trasformò la natura del Pio Monte dei Marinai da associazione laicale a confraternita religiosa. Questo cambiamento, proposto da Mussolini, sottrasse l’ente dalla giurisdizione del Ministero dell’Interno per porlo sotto l’autorità religiosa di Napoli, alterando significativamente il suo scopo originario di carità e beneficenza.
La proposta di revocare la cittadinanza onoraria è stata avanzata dalla consigliera comunale Matilde Carabellese, in seguito all’apparizione di scritte antisemite sull’isola a maggio. “È opportuno che Procida continui a mostrarsi come un’isola libera, giusta e solidale“, ha dichiarato Carabellese, sottolineando l’importanza di dissociarsi da qualsiasi fenomeno che possa privare la comunità della propria libertà.
Il sindaco Dino Ambrosino ha ribadito questo concetto, affermando: “Il conferimento del 1924 era avvenuto nel clima di generale esaltazione dell’ideologia, senza nessuno specifico legame speciale con Procida. La revoca ci ricorda che dobbiamo sempre dissociarci da tutti i fenomeni che ci privano della libertà“.
Le reazioni dei cittadini procidani sono state variegate. Molti commenti sui social media hanno minimizzato l’importanza della cittadinanza onoraria a Mussolini, considerandola un problema secondario. Probabilmente il commento più significativo è stato: “L’esercizio della memoria non è perdita di tempo” che ribadisce l’importanza di confrontarsi con la storia per evitare di ripetere gli errori del passato.
Contestualmente alla revoca della cittadinanza a Mussolini, il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Daniel Buren, celebre scultore francese. Buren, che ha designato Procida come sua seconda casa, è riconosciuto per il suo contributo artistico e il suo legame affettivo con l’isola.
La revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte del consiglio comunale di Procida rappresenta un atto di grande valore simbolico, un segnale forte di condanna delle ideologie oppressive e un invito a mantenere viva la memoria storica.