L’episodio di aggressione avvenuto a Bacoli nei confronti degli equipaggi del 118 è un fatto estremamente grave e preoccupante. Purtroppo, non è un caso isolato, come dimostrano i dati pubblicati dall’organizzazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, infatti il bilancio è di 90 aggressioni registrate tra le ASL Napoli 1 e Napoli 2 dall’inizio dell’anno, con questo episodio che rappresenta la trentesima aggressione solo per la ASL Napoli 2 nel 2023.
Come raccontato da “Nessuno Tocchi Ippocrate”, il fatto si è verificato intorno alla mezzanotte tra il 25 e il 26 dicembre, quando è giunta una chiamata al 118 della Napoli 2 per un’urgenza in Via Cappella a Bacoli, dove un ottantenne aveva perso coscienza. Gli equipaggi del 118 di Bacoli e l’automedica di Pozzuoli sono intervenuti prontamente, arrivando sul posto in soli 9 minuti. Tuttavia, anziché trovare un ambiente collaborativo, si sono ritrovati di fronte a un gruppo di persone, tra cui uno che applaudiva ironicamente, che hanno iniziato a insultarli e spingerli.
La situazione è rimasta tesa per tutto il tempo dell’intervento, durante il quale è stato purtroppo constatato che il paziente era già deceduto. La tensione non si è limitata al luogo dell’intervento: anche i parenti del defunto si sono dimostrati aggressivi telefonicamente con la centrale operativa. Questa reazione potrebbe essere stata influenzata dalla frustrazione per i tempi di risposta della centrale operativa di Napoli, sovraccarica a causa dell’elevato numero di chiamate improprie durante le festività.
Questo episodio mette in luce diverse problematiche. Innanzitutto, l’aggressione nei confronti degli operatori sanitari è un fenomeno inaccettabile e pericoloso, che mette a rischio la sicurezza di chi è impegnato a salvare vite. Inoltre, evidenzia la necessità di una migliore comprensione da parte della popolazione sul funzionamento del sistema di emergenza-urgenza e sull’importanza di un uso appropriato del numero di emergenza 118.
È fondamentale sensibilizzare la comunità sull’importanza del rispetto verso gli operatori sanitari e sul corretto utilizzo dei servizi di emergenza. Inoltre, occorre considerare interventi strutturali per ottimizzare la gestione delle chiamate di emergenza, riducendo i tempi di attesa e migliorando la capacità di risposta, specialmente in periodi di alta richiesta come le festività.
La comunità, deve riflettere sull’accaduto e lavorare insieme per garantire che episodi simili non si ripetano, valorizzando il lavoro indispensabile svolto dal personale del 118 e da tutti gli operatori sanitari.