Ho sperato per tre settimane che finissero gli attacchi personali e si potesse discutere serenamente.
Non è possibile, purtroppo.
Chi si sentiva intoccabile preferisce avvelenare i pozzi e andare allo scontro personale, come del resto ha sempre fatto in questi anni.
È tempo, dunque, di una riflessione sulla scelta, sofferta ma convinta, che mi ha portato a dare le dimissioni dal Consiglio Comunale di Monte di Procida pur di mandare a casa un sindaco e una amministrazione estremamente dannosi per Monte di Procida.
Sono stati tre anni difficili, nei quali ho cercato con entusiasmo di onorare la fiducia che in tanti mi hanno concesso nel 2020, rappresentando l’opposizione in consiglio e tra la gente. Perché in democrazia l’opposizione è indispensabile. Serve a controllare l’operato dell’amministrazione ma anche a proporre una visione di governo diversa. E le istituzioni funzionano solo se all’opposizione vengono assicurati garanzie e diritti.
Questo purtroppo non è stato possibile in questi tre anni perché l’ex sindaco e la sua maggioranza hanno reso sempre più difficile il nostro lavoro. Praticamente vietato consultare i documenti!
Inutile sollecitare la risoluzione di piccoli e grandi problemi.
Siamo stati sempre attaccati violentemente pur avendo cercato in ogni modo di essere di aiuto, nell’esclusivo interesse di Monte di Procida. Pubblicamente hanno invocato collaborazione ma di fatto non l’hanno mai accettata. Mai voluto nemmeno il confronto!
Che nessuno disturbasse il manovratore nei suoi discutibili traffici! Solo questo il loro interesse!
Il paese, condannato al declino, ha perso pezzi, quasi fosse il ponte di San Martino: strutture pubbliche abbandonate o mal utilizzate solo da amici e parenti; tasse alle stelle sprecate in mille mance elettorali o accumulate per incapacità di spesa mentre ai cittadini venivano negati i servizi più elementari, gli uffici comunali demoliti, incapaci di funzionare eppure costosissimi.
Con i miei colleghi di ‘Onda Civica’ abbiamo riscontrato tali difficoltà da sempre, senza mai nascondere tutto ciò. Con il tempo poi lo hanno compreso anche alcuni consiglieri della maggioranza. Hanno avuto il coraggio di riconoscere che il progetto politico in cui avevano creduto era stato tradito dall’ex sindaco e dai suoi ultimi pretoriani.
Insieme a loro abbiamo detto, con convinzione, basta allo scempio cui ci stavano condannando: un commissario prefettizio è sicuramente meglio di una pessima amministrazione!
Abbiamo rinunciato con coscienza alla nostra carica per impedire che ulteriori danni fossero fatti. Non potevamo più assistere senza fare qualcosa. Per questo sono orgogliosa di un gesto con il quale abbiamo messo un freno allo sfascio e restituito la parola ai cittadini di Monte di Procida che, finalmente, oggi sono liberi e con oggettività possano prendere atto del disastro che ci hanno lasciato guardando comunque al futuro con entusiasmo e fiducia.
Floriana Schiano Moriello