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L’8 marzo non è una giornata di festa, ma un’occasione per ricordare le conquiste ottenute dalle donne nel corso della storia e per riflettere sulle sfide che ancora devono essere affrontate per garantire pari opportunità in tutti i campi.
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, la discriminazione di genere e lo sfruttamento delle donne sono ancora diffusi in molte parti del mondo. Molte donne sono vittime di violenza, sia in ambito familiare che lavorativo.
Anche in paesi sviluppati come l’Italia, le donne continuano a subire discriminazioni e pregiudizi, soprattutto in ambito lavorativo. Ancora oggi, molte donne sono pagate meno degli uomini per lo stesso lavoro, e spesso si trovano a dover scegliere tra la carriera e la famiglia, a causa di una scarsa attenzione alla conciliazione vita-lavoro.
Per affrontare questi problemi, sono necessari interventi a tutti i livelli. Occorre una maggiore attenzione alla formazione e all’educazione sulle pari opportunità, per combattere pregiudizi e stereotipi di genere fin dalla prima infanzia.
Sul tema interviene l’Assessore alle pari opportunità Dott.ssa Ivana Barone: “Occorre un maggiore coinvolgimento delle donne nei processi decisionali. Solo con una maggiore presenza delle donne in posizioni di potere e responsabilità, sarà possibile garantire un reale cambiamento nella società e l’eliminazione della discriminazione di genere, l’8 marzo non va festeggiato, va ricordato”.
Noi l’abbiamo ricordato aderendo alla campagna “Posto Occupato”, lo stiamo ricordando con la mostra dei disegni dei ragazzi dell’ICS A. Vespucci in Sala consiliare, lo ricorderemo venerdì pomeriggio con la presentazione del volume “Bella per sempre, storie di femminicidio e violenza di genere”, lo ricorderemo ancora il 22 marzo a Palazzo Migliaresi a Pozzuoli con l’evento “Donna è eccellenza” in cui sarà premiata come eccellenza l’imprenditrice nostrana Maria De Lillo.
Lo ricorderemo in ogni contesto affinché ogni giorno sia la giornata dei diritti delle donne.
Evviva le donne. Ogni giorno.
